La storia scorre in rete: on line il Liber Paradisus

di 1 Agosto 2008 0


Nel 1257 il comune di Bologna decretava l’abolizione della schiavitù, riscattando a proprie spese circa sei mila servi della gleba. Liber Paradisus è il nome dell’atto notarile contenente l’elenco in dettaglio di tutti i nomi dei servi liberati; alla commemorazione del 750° anniversario dello storico evento le massime istituzioni cittadine – laiche e religiose- dedicano iniziative e convegni.
Il memoriale sarà esposto al pubblico, mentre una copia digitale del manoscritto sarà proiettata nelle sale espositive grazie ad un’installazione realizzata da Regesta.exe.
Tutti gli utenti della rete possono infine, da oggi, avere accesso ad un documento che dà dignità all’intera umanità e sfogliare, leggere con accuratezza l’incipit (Hoc est memoriale servorum et ancillarum qui et que sunt per comune Bononie manumissi et manumisse…) i prologhi dei tre quartieri della città, i nomi degli affrancati, nel Liber Paradisus digitale, la pubblicazione editoriale on line creata da Regesta.exe e visualizzabile sul sito dell’ Archivio di stato di Bologna.
In elenco ora i numerosi appuntamenti previsti.
Oggi primo giugno presso l’Istituto Veritatis Splendor di Bologna il primo Congresso eucaristico dell’anno si apre il con convegno “Charitas & Libertas. Chiesa e Comune per la liberazione dei nuovi schiavi”; alle 15.30 nella stessa sede, interverranno l’Arcivescovo di Bologna, il Cardinale Carlo Caffarra, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, il Magnifico Rettore dell’Alma Mater Prof. Pier Ugo Calzolai, per commemorare l’anniversario del “Liber“, con la lettura del prologo in latino. L’originale sarà in mostra durante i lavori.
Il 3 giugno alle ore 10 saranno l’Archivio di stato di Bologna e la Deputazione di storia patria per le province di Romagna a commemorare l’anniversario. Massimo Giansante, Armando Antonelli e Ingrid Germani presenteranno “Liber Paradisus (1257-2007) Il Memoriale della Liberazione dei servi. Dal manoscritto all’edizione digitale”. In mostra, presso i locali dell’archivio di stato in Vicolo Santo Spirito, il manoscritto e la sua copia virtuale. La sera stessa il “Liber” sarà ricordato alle 21 nella Basilica di San Petronio, con uno spettacolo di canti, musiche, video, testimonianze, promosso dalla chiesa di Bologna, il Comune, l’Università.
Dal 4 all’8 giugno, dalle 9.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30, il Liber Paradisus sarà esposto per la cittadinanza nella sala conferenze dell’Archivio di Stato di Bologna.
L’ingresso è libero.