Senza rossetto

Un progetto sull’immaginario femminile alla vigilia del 2 giugno 1946
di and 25 Marzo 2016 0

© Copyright 2009 Corbis CorporationIl 2 giugno 2016 ricorrerà il settantesimo anniversario della Repubblica Italiana e, contestualmente, il settantesimo anniversario del voto alle donne in Italia: un’occasione per promuovere iniziative ed eventi di celebrazione dei 70 anni della Repubblica e del voto femminile e per riflettere sulla partecipazione delle donne alla storia della Repubblica italiana.  Per noi, che lavoriamo negli archivi e nel mondo della documentazione, è l’occasione per immaginare e ideare un progetto di valorizzazione e conservazione della memoria  di quel 2 giugno attraverso la realizzazione di videointerviste ad alcune di quelle donne che, nel ’46, si trovarono per la prima volta ad essere soggetti attivi nella costruzione dell’identità nazionale, fondatrici del futuro Stato repubblicano attraverso la partecipazione al voto.

Se la storia delle donne che presero attivamente parte alla vita politica del Paese partecipando all’epopea resistenziale o alla vita politico istituzionale dell’Italia repubblicana è stata in parte tracciata, più sommersa resta la voce di tutte quelle donne che, prive di esperienza politica, furono investite nella loro quotidianità di una responsabilità a loro estranea: ad esse è rivolta principalmente il nostro progetto,  finalizzato alla salvaguardia della memoria, all’emersione di una narrazione sotterranea dell’evento del 2 giugno, fatta di sentimenti ed emozioni che si legano al senso non solo politico, ma esistenziale che le donne attribuirono al diritto di voto, alla costituzione di nuove fonti orali da affiancare ed integrare con tutte le tipologie di fonti finora disponibili sulla partecipazione femminile alla vita politica, sulla costruzione di un immaginario femminile dello spazio pubblico.

manifesto

Archivio manifesti dell’Istituto Luigi Sturzo

Al seggio meglio andare senza rossetto alle labbra. Siccome la scheda deve essere incollata e non deve avere alcun segno di riconoscimento, le donne nell’umettare con le labbra il lembo da incollare potrebbero, senza volerlo, lasciarvi un po’ di rossetto e in questo caso rendere nullo il loro voto”: ricordando questa raccomandazione apparsa sul Corriere della Sera in occasione del voto abbiamo voluto chiamare il nostro progetto “Senza rossetto”. Con il sostegno e la partecipazione della Fondazione AAMOD e di regesta.exe saranno quindi realizzate delle videointerviste a testimoni privilegiate che hanno vissuto in prima persona l’evento storico, e sarà avviato un programma di raccolta di materiali e fonti diverse in grado di ricostruire le “memorie private” di queste testimoni (fotografie, corrispondenze, filmini amatoriali, ecc.).

La documentazione raccolta sarà depositata in formato digitale presso la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento operaio e democratico e resa disponibile e navigabile online.  Al termine del progetto la documentazione raccolta potrà essere integrata con tutte le fonti rese disponibili online, contribuendo ad arricchire il patrimonio informativo complessivo sulla storia sociale, di genere, politica della Repubblica italiana. La diffusione attraverso il web consentirà di differenziare i canali di fruizione delle fonti grazie alla versatilità degli strumenti disponibili (opac, percorsi di approfondimento, integrazione di dati).


Le due autrici, Emanuela Mazzina e Silvana Profeta, sono, rispettivamente, un’ archivista e un’antropologa visuale, entrambe impegnate attualmente nel lavoro di documentazione dell’archivio multimediale Rai (il progetto Teche) ed in particolare del canale tematico Rai Storia.

Per la raccolta delle videointerviste segnala donne  – nonne, vicine di casa, amiche di famiglia, di tutte le regioni d’Italia – che votarono nel ’46…  scrivi a mail@regesta.com! Grazie![N.d.R.]

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Aggiornamento del 3 maggio: anche l’Istituto Luigi Sturzo partecipa al progetto. Benarrivati! [N.d.r.]

Aggiornamento del 2 giugno: è on line il sito del progetto all’indirizzo http://www.senzarossetto.net/ [N.d.r.]