Viaggio in Iran

di 13 Aprile 2016 0

La visita del premier Renzi in Iran  – accompagnato tra gli altri dall’amministratore delegato dell’Eni Claudio De Scalzi – volge al termine e già si traccia un primo bilancio del consolidamento dei rapporti economici, commerciali tra i due Paesi.  Nel 1957 era stato il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi a volare a Teheran per rinsaldare i rapporti tra il nostro Paese e la Persia di Reza Pahlavi. I cinegiornali Incom avevano seguito da vicino l’evoluzione della crisi politica in Iran, scoppiata con la nazionalizzazione della Anglo-Iranian Oil Company (1951) da parte di Mossadeq  – che in questo servizio “La guerra fredda del petrolio” vediamo a colloquio con giornalisti italiani mentre invia un saluto al nostro Paese- deposto nel 1953 da un colpo di stato (qui il servizio) . ricevimento
Al pranzo ufficiale lo scià di Persia e la bella Soraya –  in décolleté  – accolgono il presidente e la consorte Carla, poi la voce dello speaker introduce Enrico Mattei, presente a Teheran per la firma dell’atto costitutivo di una società italo-iraniana  per la ricerca e lo sfruttamento del petrolio in Iran, con condizioni vantaggiose per la Persia (si creava un regime di  collaborazione e si finalizzava lo sfruttamento del petrolio anche allo sviluppo interno). L’accordo è un’occasione per rilanciare, attraverso il servizio giornalistico Incom, il ruolo svolto dall’Italia e dall’Eni nel bacino del Mediterraneo, ed in particolare in Egitto – al centro, in questi giorni, di una grave crisi politico diplomatica sul caso Regeni –  dove Mattei aveva già stretto “equi” accordi per lo sfruttamento petrolifero, inaugurando “una nuova forma di cooperazione tra i paesi possessori di petrolio e le società concessionarie”.