Lavorare con i Linked Data

di 9 Giugno 2016 0

rettorato_loggiato_dimsliderhpLavorare con i Linked Data. Nuovi modelli di organizzazione della conoscenza in ambiente digitale” è il titolo della giornata di studio promossa, il 16 giugno 2016 presso l’Università di Torino, dall’AIB, l’ICOM, l’ANAI, MAB e il Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino per riflettere sulle potenzialità dischiuse dall’applicazione delle nuove tecnologie alle Digital Humanities nell’organizzazione dei patrimoni informativi, investendo l’intero processo di sistematizzazione della conoscenza, dall’analisi della documentazione alla pubblicazione e valorizzazione sul web. Questo seminario cerca di spostare il piano di osservazione dalla ricerca pura, astratta, all’applicazione vera e propria, all’utilizzo sul campo delle metodologie e delle tecniche legate alla pubblicazione di linked open data in ambito culturale.

Al centro della riflessione, come case study, vi sarà Open Memory Project, il progetto realizzato dalla Fondazione CDEC e regesta.exe,  vincitore dell’ultima International LODLAM Challenge di Sydney (giugno 2015). Dalla progettazione alla realizzazione, gli aspetti critici incontrati e le soluzioni adottate, gli standard internazionali e le ontologie di dominio applicate ai dati, le prospettive e gli sviluppi futuri:il seminario si soffermerà sui diversi aspetti di un progetto di apertura, concettualizzazione, condivisione, riuso dei dati per i beni culturali.

Open Memory nasce nel 2013 con l’obiettivo di pubblicare in formato aperto e standard i dati relativi agli ebrei perseguitati in Italia tra il 1943 e il 1945. Il fulcro del progetto è legato alla “riconciliazione” dei nomi delle persone che per lungo tempo sono stati duplicati  in database differenti durante il lavoro di raccolta delle informazioni e schedatura dal Centro di documentazione; la “reconductio ad unum” dei nomi ha portato alla ricostruzione delle identità delle vittime della persecuzione e alla ricostruzione virtuale delle famiglie.

Laura Brazzo e Silvia Mazzini parleranno di Open Memory Project, il progetto LOD realizzato dalla Fondazione CDEC e regesta.exe vincitore dell’ultima International LODLAM Challenge 2015, case study al seminario di Torino

Il progetto ha utilizzato le tecnologie Linked Data perché rappresentano oggi lo strumento più efficace per raggiungere l’obiettivo proposto e grazie alla definizione di una ontologia di dominio sulla Shoah i dati oggi pubblicati sono semanticamente coerenti e pronti per il completo riutilizzo da parte di ricercatori, storici, giornalisti che vogliano ricostruire i tragici percorsi delle vittime.

Da Open Memory Project è nato un portale di navigazione dell’intera Digital Library del CDEC che, sfruttando le potenzialità dei Linked Open Data, offre delle possibilità di ricerca nuove e delle prospettive interessanti per quanto riguarda la navigazione del patrimonio documentale. La riconciliazione dei dati non è avvenuta solo “internamente” al patrimonio conservato dal Centro, ma anche “esternamente” verso informazioni già pubblicate sul web in modo da accrescere il patrimonio informativo di partenza.

Il progetto Open Memory ha costituito solo il primo passo di un progetto che prosegue ancora oggi e che utilizza i Linked Data per lavorare quotidianamente e per creare una base di conoscenza condivisa tra i vari dipartimenti e uffici del centro di documentazione. Grazie a questa metodologia di lavoro oggi ogni dipartimento accede e “riusa” le informazioni già presenti nel grafo LOD, facilitando il lavoro di schedatura, riducendo moltissimo gli errori accidentali di schedatura, normalizzando nomi di luogo, di persona, di enti e lasciando molto più spazio alla ricerca vera e propria.

Open Memory  è stato recentemente inserito dall’European Association for Digital Humanities (EADH) tra i progetti esemplari che contribuiscono in modo significativo alle Digital Humanities in Europa.


Info sul seminario:
Lavorare con i Linked Data. Nuovi modelli di organizzazione della conoscenza in ambiente digitale
Giovedì 16 giugno 2016, ore 9.30 – 17
Università di Torino, Campus Luigi Einaudi, Lungo Dora Siena, 100 A, Torino, Aula D5