Senza Rossetto vince il premio Anna Magnani

Il "corto" di Silvana Profeta ed Emanuela Mazzina premiato al Festival internazionale Cinema e Donne di Firenze
di 2 Dicembre 2016 0

Un cortometraggio che rende l’anima di una generazione così straordinaria nella sua energia e forza di sopravvivere alla guerra, fondare la Repubblica e che ha saputo essere progressista, nonostante le differenti idee politiche“:  questa la bella motivazione espressa dalla giovane giuria, composta da 300 studenti, che ha premiato a Firenze, al Festival internazionale Cinema e Donne (05-09.11.2016), il progetto di raccolta di videotestimonanze del voto femminile nel 1946 di Silvana Profeta ed Emanuela Mazzina, promosso e sostenuto da regesta.exe in collaborazione con la Fondazione AAMOD e la Fondazione Luigi Sturzo.

Senza Rossetto era uno dei 6 titoli presentati dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico per questa edizione del Festival che ha premiato anche Paola Scarnati, storica dirigente della Fondazione, con il Premio Sigillo della Pace (cinema documentario) del Comune di Firenze “per l’insieme dell’attività svolta per la conservazione della memoria audio visiva del nostro paese e segnatamente la sua utilizzazione in ambito formativo, creativo e di ricerca per il cinema e la storia delle donne”.
Senza Rossetto  è un progetto in corso di svolgimento che proseguirà sino al 2018, quando cadrà il settantesimo anniversario dell’elezione del primo Parlamento repubblicano.  Sul sito dedicato al processo di raccolta delle videotestimonanze e sulla pagina Facebook è possibile seguire e  restare aggiornati su tutte le fasi del progetto, che ha già visto la nascita di “focus” tematico-territoriali, avviati in collaborazione con istituzioni e soggetti locali (è il caso di Brescia).

Un cortometraggio che rende l’anima di una generazione così straordinaria nella sua energia e forza di sopravvivere alla guerra, fondare la Repubblica e che ha saputo essere progressista, nonostante le differenti idee politiche: le ragioni del Premio Anna Magnani

Il festival, dedicato interamente alla narrazione delle donne nel cinema,  ha colto nel cortometraggio montato per la manifestazione fiorentina,  lo spirito di fondo del progetto,  animato dal desiderio di cogliere  “le verità minute, seguendo le tracce di memorie disperse ma tenaci, in grado di resistere al tempo e all’indifferenza”; un  lavoro, spiega ancora Silvana Profeta,  volto a costruire spazi d’incontro dialettico, nei quali non solo dalle parole, ma dai respiri, dagli sguardi, dai silenzi, dai sorrisi timidi o dalle risate grasse, dai segni profondi che scavano la pelle, emerge con forza la radicalità della presenza, la volontà di raccontare la propria storia che si rende disponibile ad essere accolta”.

Concludiamo con un plauso per le premiate da parte di tutto lo staff di regesta.exe.