Gramsci. I quaderni e i libri del carcere

Laura Boldrini inaugura alla Camera una grande mostra dedicata ad Antonio Gramsci in occasione degli 80 anni dalla morte
di 27 Aprile 2017 1
La Presidente della Camera Laura Boldrini  ha inaugurato oggi 27 aprile nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio una grande mostra dedicata ad Antonio Gramsci in occasione degli 80 anni dalla morte: “Gramsci. I Quaderni e i libri del carcere”. Alla cerimonia hanno partecipato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il Presidente del Senato, Pietro Grasso, l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

L’esposizione, allestita nel Corridoio dei Busti, propone per la prima volta insieme i Quaderni del carcere e le copie dei volumi di cui Gramsci poteva disporre in cella durante la detenzione, a ricostruire l’ambiente e le influenze culturali che alimentarono la scrittura di uno zibaldone di appunti, destinato ad attraversare e animare tutta la storia dell’Italia repubblicana, fino ad oggi.

 In questa mostra Antonio Gramsci torna nel palazzo di Montecitorio, dove aveva seduto per un breve lasso di tempo e dove ebbe il tempo di intervenire una sola volta, nella seduta del 16 maggio del 1925 (qui il link per leggere online l’intervento) per parlare contro il disegno di legge del governo Mussolini contro le società segrete, ma in realtà, come affermò Gramsci “il primo atto reale del fascismo per affermare quella che il partito fascista chiama la sua rivoluzione”.
 

 
Antonio Gramsci è ancora oggi l’intellettuale italiano del Novecento forse più conosciuto e studiato sia in Italia che all’estero. Sono oltre ventimila le notizie bibliografiche, di cui il 60% in italiano, censite dalla bibliografia gramsciana, promossa negli anni Ottanta da John M. Cammett e curata oggi da Francesco Giasi e Maria Luisa Righi per conto della Fondazione Gramsci di Roma con la collaborazione dell’International Gramsci Society.

Sono oltre ventimila le notizie bibliografiche, di cui il 60% in italiano, censite dalla bibliografia gramsciana disponible online per gli studiosi di tutto il mondo

La banca dati è una testimonianza viva e in continuo aggiornamento di un interesse costante: una fortuna testimoniata dai quasi 400 volumi su Gramsci pubblicati negli ultimi dieci anni, dalle 10 testi di dottorato prodotte nello stesso periodo (e di queste ben 9 in lingua inglese, provenienti dalla Northern Illinois University, dalla Cornell University, dalle università del Wisconsin, delle Hawaii, di Toronto e così via),dai 180 articoli pubblicati su periodici italiani, statunitensi, inglesi, francesi, brasiliani.
Al centro dell’opera gramsciana restano i Quaderni del carcere, “monumento” culturale e al tempo stesso fonte di conoscenza e ispirazione di assoluta attualità. Dallo scorso anno i Quaderni, con la loro scrittura minuta e straordinariamente ordinata e fluida, sono stati esposti prima al Salone del libro di Torino, poi a Milano, infine all’Archivio centrale dello Stato. E possono essere sfogliati, nella loro edizione elettronica attraverso un’applicazione su touchscreen, realizzata da regesta.exe, che consente di analizzare in dettaglio le modalità di stesura delle note e degli appunti e di avere un colpo d’occhio sulla biblioteca gramsciana, rappresentata nella versione digitale dalle copertine dei volumi.
 

 


La cerimonia di inaugurazione della mostra su Radio Radicale