Presentato l’archivio collaborativo cittadino MuBat, una “casa” digitale della memoria

di 23 Giugno 2017 1

Nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria della Speranza a Battipaglia ha avuto luogo, il 21 giugno scorso, la presentazione del progetto Mubat, alla cui nascita hanno dato un contributo determinante regesta.exe e xDams O.S. . Una proficua collaborazione tra privati, associazioni, scuole e amministrazione pubblica ha favorito l’estensione di un progetto, inizialmente indirizzato alle scuole e finalizzato alla raccolta di testimonianze delle famiglie degli alunni sulla storia di Battipaglia nella seconda guerra mondiale – www.amemoria.cloud –  ad un obiettivo più ampio: quello di creare una rete digitale per la conservazione del patrimonio storico della città.  Il consenso che si è mano a mano raccolto intorno all’iniziativa ha determinato l’ampliamento delle prospettive, permettendo di individuare un nuovo obiettivo: quello della creazione di un luogo, non più solo digitale ma anche fisico, della memoria cittadina. 

Gli organizzatori hanno scelto per questo anno iniziale di concentrarsi su un momento storico ben preciso, molto importante per tutta la città ma rilevante anche in ambito non locale, ovvero lo sbarco alleato all’indomani dell’armistizio del settembre 1943: l’operazione Avalanche. La data scelta per la presentazione, il 21 giugno, è infatti particolarmente evocativa nell’immaginario cittadino. 

Settantaquattro anni fa la città veniva rasa al suolo dall’aviazione alleata, che oltre ai danni materiali, provocò la morte di 117 vittime civili. La distruzione della città proseguì nei mesi successivi e durante le fasi dello sbarco, in quanto questa divenne punto nevralgico delle operazioni. La scrittore Norman Lewis, all’epoca al seguito della Quinta Armata, la definì la Guernica italiana nel suo libro Naples 44.

Sono intervenuti Lino Nicolino, storico dell’operazione Avalanche e dell’aviazione nella seconda guerra mondiale, i presidenti della Confcommercio Sorvillo e dell’associazione Mubat Cafaro, l’assessore Napoli e la serata è stata resa più piacevole dalla partecipazione artistica della corale Mutterle, del soprano Sara Vicinanza, dell’attore Enzo Fauci e e dello scrittore Carmine Colucci.


Il collega Carlo Bruno ha introdotto il progetto tecnologico e ha raccontato il lavoro svolto con i ragazzi insieme alla professoressa Alfinito lungo l’intero anno scolastico.
Molto interessante si è rivelata la presentazione di alcuni ragazzi della scuola Alfonso Gatto che hanno “intepretato” le interviste realizzate ai propri nonni. L’obiettivo del progetto era infatti di raccogliere i ricordi dei familiari sui fatti del 1943 e conservare in un archivio digitale la loro testimonianza orale. A breve  sarà on line il sito www.mubat.it dove saranno disponibili inizialmente proprio le informazioni e gli oggetti raccolti dagli allievi in questo primo anno di ricerca.

 

 


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Le immagini si riferiscono alla presentazione del progetto “MuBat e Celebrazioni Avalanche”