Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Fondazione CaRisBo: “Una città per gli archivi”

La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna hanno scelto xDams per realizzare il progetto di recupero e valorizzazione degli archivi otto-novecenteschi di Bologna denominato Una città per gli archivi. Il progetto, finanziato dalle fondazioni bancarie, ha individuato in una prima fase i fondi documentali del territorio bolognese da riordinare e salvaguardare, piccoli e grandi, e/o a maggior rischio di dispersione, prodotti o conservati da enti pubblici, enti di diritto privato, privati e in una seconda fase affidato ad informatici di archivisti di regesta.exe il compito di sviluppare ed adattare, in stretto coordinamento con i responsabili del progetto, i tracciati dei diversi modelli di archivi (storico, fotografico, sonoro, audiovisivo) ai materiali specifici posseduti dagli archivi da descrivere.

Nella piattaforma sono confluiti più di 100 archivi di diverse tipologie documentarie: carte (carteggi, materiali a stampa, contratti) manifesti, fotografie, registrazioni sonore, video. Tra le istituzioni bolognesi aderenti alla rete vi sono l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l’Accademia Nazionale di Agricoltura, l’Accademia nazionale di belle arti di Bologna già Accademia Clementina, l’Archivio della Questura di Bologna, la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, il Comune di Bologna, la CGIL regionale Emilia-Romagna, la CISL – Unione sindacale territoriale Bologna, l’Ente provinciale per il turismo, la Fondazione Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo, l’Istituto Gramsci, gli Istituti ortopedici Rizzoli, la Regia accademia filarmonica di Bologna, il Teatro delle Moline; archivi di istituzioni scolastiche territoriali; archivi multimediali (storico, di manifesti, audiovisivo) come “l’Antoniano di Bologna”; l’Archivio Nazionale del Film di famiglia – Home Movies, la più importante cineteca di film amatoriali privati; archivi di famiglia come l’Archivio della famiglia Pepoli; e poi l’Archivio di Michele Leskovic, l’archivio storico, sonoro, e audiovisivo dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica; l’archivio storico dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.