Il progetto DAMS (Digital Archives & Memory Storage) è stato portato a termine tra il 2002 ed il 2004 con il sostegno dalla Comunità Europea all’interno del programma e-Ten (già Ten-Telecom), nato per sviluppare e sostenere il mercato dei servizi digitali in Europa.
Il progetto era finalizzato a verificare la validità commerciale di una piattaforma archivistica, disegnata e realizzata in Italia da Regesta, basata sui principi progettuali ancor oggi alla base dell’evoluzione dell’attuale software: tecnologia java per garantire la massima compatibilità in ambienti tecnologici diversi, XLM quale punto di riferimento per assicurare nel tempo l’intelligibilità della base dati, adesione agli standard scientifici internazionali di riferimento.
Obiettivo del progetto era il test delle capacità operative di una applicazione di questo genere nell’ambito dei beni culturali, in relazione all’eterogeneità degli utenti, alle differenze organizzative, legislative e della loro distribuzione remota.
DAMS era il frutto di una visione innovativa della tecnologia per i beni culturali in quanto già nel 2001 ipotizzava la realizzazione di una piattaforma fruibile interamente via internet, in grado di erogare i servizi in modalità remota, conseguendo un salto in avanti sulla via della semplificazione delle attività per gli operatori del settore accrescendo, al tempo stesso, la qualità del risultato finale. Da un lato infatti la disponibilità di una applicazione browser based sollevava gli utenti da problematiche tecnologiche legate all’installazione e gestione del software, dall’altro lo studio condiviso sull’utilizzo di standard archivistici, rendeva disponibile una base di conoscenza scientifica sul tema della conservazione delle informazioni digitali.
Prestigiose Istituzioni hanno dato il loro contributo in veste di fornitori di contenuti ed utenti finali: Ascame (Association of Mediterraneam Chambers of Commenrce and Industry), istituzione di riferimento per circa 550 Camere di Commercio di 22 paesi dell’arco del Mediterraneo, il South Yorkshire Biodiversity Research Group (SYBRG) dell’Università di Sheffield, la Direction Regionale des affaires Culturelles d’Alsace (DRAC), l’Archivio di Stato di Napoli, l’Università di Urbino, la Soprintendenza Archivistica del Lazio ed altre ancora.
Il progetto sottoposto alla valutazione della Commissione è stato portato avanti da un partenariato internazionale composto da Regesta e da un’altra azienda italiana, Sol-Tec, che ha fatto da coordinatore internazionale del progetto. Tra le altre aziende coinvolte la francese Adelis, la spagnola Nueva Icta, il consorzio Eideia.
Il solco tracciato dalle scelte operate nel corso del progetto Dams ha portato alle successive evoluzioni tecnologiche e scientifiche che contraddistinguono oggi la piattaforma xDams, la crescente attenzione alle problematiche di interoperabilità e della collaborazione, l’integrazione di software del mondo Open Source e quella che oggi costituisce il futuro prossimo (in parte già attualità ) ovvero dei servizi sempre più orientati all’integrazione delle capacità introdotte dalla semantica.
Il Commissario della Direzione e-Ten ha seguito il Consorzio durante i due anni di attività, con incontri periodici a Milano, Napoli e Strasburgo, e la sua valutazione finale è stata di grande apprezzamento sulla qualità del team, sul lavoro svolto e soprattutto dei risultati ottenuti.