Il fondo è composto da un corposo epistolario (56 fascicoli, 17.000 pezzi stimati), 202 fascicoli e 218 volumi tra soggetti e sceneggiature di progetti realizzati e non, 131 fascicoli e 6 volumi di rassegna stampa; e poi fotografie, materiali iconografici…
Le serie dei “Copioni”, “Corrispondenza” e “Rassegna stampa” corrispondono ai raggruppamenti dell’archivio individuati dalla famiglia Blasetti: la gestione dell’archivio era seguita direttamente dal regista che dava precise indicazioni alla figlia Mara su come organizzare e disporre fisicamente la documentazione.
La rassegna stampa è stata integralmente digitalizzta: si tratta di oltre 19.000 file, accessibili dalla scheda descrittiva di ciascun fascicolo.
Online, sulla piattaforma ibc-archivi, l’inventario dell’archivio Blasetti: lettere, copioni, articoli, interviste, foto di scena, bozzetti, caricature, vignette
Le fotografie sono quasi 10.000, tra positivi su carta, cartoline, fotomeccaniche, alcuni negativi su pellicola e frammenti di pellicola cinematografica: si tratta di foto di scena, di set e relative alla vita di Blasetti; la serie dei bozzetti e materiali grafici 1925 – 1966 (con documenti digitalizzati) comprende, si legge nella descrizione archivistica, materiali iconografici di varia natura: disegni di bozzetti di costumi per alcune realizzazioni cinematografiche di Blasetti, bozzetti per scenografie o per “Cinematografo”; taccuini e fogli sciolti con disegni, caricature e vignette umoristiche il cui soggetto è spesso il regista stesso.
Qualche curiosità sulla documentazione: nella corrispondenza troviamo il fascicolo dedicato a “1860” ove è conservato il carteggio tra Blasetti e – qualche nome a titolo esemplificativo – Maria Giacinti Guidi Carini, Emilio Cecchi, la Cines, Ludovico Toeplitz, Umberto Barbaro, Corrado Pavolini, la Corporazione dello spettacolo, Goffredo Alessandrini, il Sottosegretariato di Stato per la stampa e la propaganda; nella “Corrispondenza con personalità del cinema e della cultura (1929 – 1982)” le lettere tra Alessandro Blasetti e Vittorio De Sica, Cesare Zavattini, Luchino Visconti, Ugo La Malfa, Giulio Andreotti…
Fonti cartacee e fonti iconografiche: la pubblicazione dell’archivio di Alessandro Blasetti è una grande occasione per approfondire la personalità del regista e critico cinematografico, e per ricostruire, attraverso la ricca documentazione cartacea ora disponibile, la storia creativa e produttiva dei film del regista dai “gambali di cuoio” che hanno fatto la storia del cinema italiano, dal fascismo alla Repubblica
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L’appuntamento è per mercoledì 29 giugno alle ore 16.15 presso la Sala Scorsese del Cinema Lumière (via Azzo Gardino 65/b, Bologna).