Il portale www.agristoria.it

In 20.000 immagini la storia della riforma fondiaria in Italia
di 6 Luglio 2012 0

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Storia sociale, storia economica, storia del paesaggio e dell’Italia contadina: è anche questo il portale sulla riforma agraria presentato ieri  presso l’Enoteca Regionale Palatium di Roma.  Il progetto, realizzato da regesta.exe,  promosso  da   Arsial  (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) e da Cinecittà Luce, segna una nuova tappa: dopo una prima uscita pubblica in occasione della mostra  fotografica  “Sulle terre della Riforma: dall’Ente Maremma all’Arsial”, allestita presso la Camera dei deputati in occasione delle  celebrazioni per il 60° anniversario della Riforma Fondiaria,  il portale si rinnova rendendo disponibili  circa 17.000 nuove immagini fotografiche.

Il portale “www.agristoria.it” sulla riforma agraria in Italia;  promosso da  Arsial  e Cinecittà Luce spa,  realizzato da regesta.exe.  In 20.000 immagini la  storia sociale ed economica  dell’Italia  contadina che si modernizza

L’Arsial ha ereditato il patrimonio archivistico dell’”Ente per la Colonizzazione della Maremma Tosco-Laziale e del Territorio del Fucino”, istituito nel 1951 per procedere all’espropriazione, bonifica, trasformazione, assegnazione dei terreni ai contadini in applicazione alla legge di riforma approvata nel 1950 (per  seguire l’iter legislativo, il dibattito, consultiamo il portale storico della Camera) e ha “riversato“ nel portale circa 20.000 immagini che raccontano l’intero processo  messo in moto dalla riforma: le cerimonie di assegnazione delle terre, il lavoro nelle campagne,  i corsi di istruzione professionale (conferenze, gite di istruzione, proiezioni di documentari, corsi di economia domestica, di igiene) la sperimentazione agronomica e zootecnica, gli interventi di assistenza sociale, la nascita delle  cooperative agricole; e poi le feste rurali, e tra queste le  feste della trebbiatura” promosse dalla cooperativa degli assegnatari.

Gli scatti e i cinegiornali  dell’Archivio storico Luce confluiti nel portale (46 cinegiornali, 19 repertori e 11 documentari, per un totale di 6 ore e mezzo circa di materiale girato,   più di 300 negativi fotografici) contribuiscono alla ricostruzione del contesto storico-politico ed integrano il racconto: è stato il presidente dell’Arsial  Erder Mazzocchi a sottolineare il valore interpretativo del materiale Luce per la rilettura delle immagini dell’archivio Arsial e ad auspicare che il portale diventi il racconto della riforma agraria in Italia e non solo in Maremma attraverso il coinvolgimento nel progetto di altre agenzie ed enti di sviluppo agricolo territoriali.  Dopo l’intervento del  presidente della commissione agricoltura della regione Lazio, Francesco Battistoni,   il sovrintendente archivistico per  il Lazio Donato Tamblè è intervenuto per  sollecitare collaborazioni e accordi tra le  istituzioni per inserire il patrimonio documentario dell’ARSIAL (storico, fotografico, audiovisivo)  nella rete archivistica nazionale:  dopo aver ricordato  le iniziative di censimento degli archivi  dell’agricoltura del territorio di Roma promosse dalla Sovrintendenza   sin dagli anni Novanta   e gli atti  di un convegno sul tema pubblicati nel 2009 (clicca qui per scaricarli)  ha auspicato un accordo con la direzione generale archivi all’interno del SAN per  la realizzazione di un portale degli archivi di agricoltura.

Patrizia Cacciani, direttrice della Mediateca Luce,  ha concluso i  lavori sottolineando l’estrema flessibilità della piattaforma di archiviazione xDams  adottata da Cinecittà Luce e  messa a disposizione dell’ARSIAL per la catalogazione delle immagini e la possibile  integrazione con  l’archivio storico dell’ente e  la versatilità del portale che, con percorsi  e accessi differenziati al materiale, può raccontare n modo semplice e immediato  ai ragazzi di tutte le scuole un pezzo di storia sociale del Paese.

(L’immagine, Consegna delle terre ai contadini da parte dell’Ente Maremma, settembre 1951, per gentile concessione dell’Archivio storico Luce)