Reporter di guerra

di 8 Giugno 2015 0

Giugno 1944: il 6 giugno scattava l’operazione Overlord, lo sbarco alleato in Normandia e l’invasione dell’Europa. Il cameramen Jack Lieb, operatore di attualità cinegiornalistiche (News of the Day della Hearst) è inviato al fronte per coprire la guerra in Europa. Lieb girò con due cineprese: una 35 mm, pellicola in bianco e nero, per produrre i servizi per la sua testata giornalistica e una 16 mm per uso personale, registrando film amatoriali a colori da mostrare alla famiglia, al rientro a casa. Alla fine del conflitto il reporter montò il girato per narrare quanto visto con pubbliche letture. Il documentario che regesta segnala è il risultato della sincronizzazione della registrazione sonora delle lezioni di Lieb.higgins

Lieb filma lo scorrere della vita quotidiana a Londra durante la guerra: nonostante i bombardamenti ininterrotti,  gli inglesi si raccolgono come sempre in Hyde Park per ascoltare i comizi del cittadino comune presso Speakers’ Corner, i bambini giocano in strada, le massaie vanno al mercato; il reporter documenta poi i preparativi dello sbarco, le conversazioni tra i soldati (e un divertente sketch con un paio di baffetti neri alla Hitler).

Il 6 giugno 1944, armato di camera, sbarca con gli alleati a Utah Beach, 250 minuti dopo la prima ondata di assalto. Girerà anche a Cherbourg, Barfleur, Valogne, Mont Saint-Michel. In queste splendide immagini – la maggior parte a colori, girate in Normandia mentre le truppe alleate penetrano all’interno del territorio francese – i soldati giocano a freccette con un ritratto di Hitler, ispezionano le fortificazioni, scortano i prigionieri tedeschi catturati, si ristorano con un bagno nature nelle acque di un lago. Incontriamo corrispondenti di guerra che perderanno la vita nel conflitto e molte celebrità: a Mont Saint-Michel Robert Capa (il grande fotografo di cui abbiamo già parlato autore degli scatti più celebri sullo sbarco), Ernest Hemingway, in un villaggio il grande attore Edward G. Robinson, che intrattiene le truppe.

Poi Pahitlerrigi, con un De Gaulle ancora poco conosciuto dal popolo francese; la ville lumière è teatro di combattimenti in bianco e nero e, con gli Champs Élysées, la Torre Eiffel, Place de la Concorde, i bouquinistes del Lungosenna, affascinante soggetto di ripresa per il reporter americano. Il film mostra Berlino ridotta in macerie e salta a Kansas City, dove il generale Eisenhower pronuncia un discorso. Un museo di armi – con il razzo V2 nazista, o gli aerei dell’Asse – e l’esplosione della bomba atomica in Messico, terribile deterrente per una nuova guerra mondiale.
Cogliamo l’occasione per segnalare inoltre  il bel documentario sulla vigilia del D-Day  – Eve of battle – pubblicato nel ’44 coprodotto dalla Universal newsreel e dal War Department con il girato dei cinegiornali.
Sull’invasione del nord Europa il 6 giugno 1944 l’US National Archives ha pubblicato sul Google Cultural Institute una galleria di immagini (bellissime fotografie di uomini e mezzi militari, documenti manoscritti o top secret “general Marshall’s eyes only” sullo sbarco, il diario della Casabianca del 6 giugno) accompagnata dal discorso di FDR trasmesso alla radio il 6.

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Da non perdere infine la selezione di scatti della Library of Congress (corredata da percorsi di approfondimento) che immortalano con un’istantanea l’attesa dei newyorkesi per le notizie sul D-day in Times Square.