Il patrimonio culturale del ‘Parco del Foro Italico’ su xDams

Avviato il progetto di catalogazione dei beni architettonici, artistici, documentali del CONI
di and 6 Luglio 2016 0

DSCN4236_600Coni Servizi Spa ha scelto di utilizzare xDams Open Source   in soluzione Cloud, quale piattaforma software con funzione di HUB archivistico in grado di fornire quelle garanzie in termini di aderenza agli standard archivistici nazionali per dare avvio ad una innovativa piattaforma digitale a supporto del  progetto di archiviazione del patrimonio nonché della successiva valorizzazione online della memoria storica del Parco del Foro Italico.
L’ obiettivo è quello di inventariare e catalogare il patrimonio architettonico, artistico, documentale e culturale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e di aprire al pubblico online la consultazione di questo prezioso materiale riguardante il Parco del Foro Italico che rappresenta senza alcun dubbio un’opera straordinaria nel panorama architettonico e artistico del nostro paese. L’idea è di fornire un percorso completo da un punto di vista di ricostruzione storica di questo gioiello urbanistico e architettonico e sugli architetti che lo hanno progettato.

Casa delle Armi al Foro Italico progettata dall'architetto Luigi Moretti, Roma 1933. La Sala della Scherma

Casa delle Armi 1934 – 1936 arch. Luigi Moretti Particolare della Biblioteca Parco del Foro Italico – Roma

Il  progetto per la preservazione e la valorizzazione  dei Beni, prevede la suddivisione del materiale nei seguenti Fondi di documentazione:

  • Archivio storico
  • Archivio architettonico e  artistico
  • Archivio fotografico
  • Archivio audiovisivo

Le Banche dati consentiranno all’utente di ricercare  e navigare  nei vari settori  del patrimonio censito, catalogato e descritto,  frutto di ricerche e studi decennali,  i cui dati e metadati verranno inseriti nella piattaforma xDams open source.
I Beni Architettonici e Artistici verranno suddivisi  per aree di competenza  e  individuati con coordinate  per punti  e per  superfici, utilizzando la geolocalizzazione catastale e digitale.
L’Archivio Storico del CONI è considerato di grande importanza per ricchezze culturali, artistiche, architettoniche  e bellezze naturali, nonché testimone dello sport e della società italiana.

Obiettivo del progetto è quello di inventariare e catalogare il patrimonio architettonico, artistico, documentale e culturale del CONI e aprire al pubblico online la consultazione di questo prezioso materiale riguardante il Parco del Foro Italico

Le opere del Parco dalle statue agli edifici, dai mosaici agli impianti sportivi , sono patrimonio indiscusso di inestimabile valore, pregio culturale e sociale che fanno da contenitore e da scenografia ai grandi atleti e alle loro imprese sportive.411723901_564b5759e5_m
Il Foro Italico è stato progettato da grandi architetti italiani  del calibro di Enrico Del Debbio, Costantino Costantini, Luigi Moretti, Mario Paniconi, Giulio Pediconi e da grandi artisti come Gino Severini, Angelo e Silvio Canevari, Giulio Rosso e Achille Capizzano, che hanno reso unico al mondo questo complesso sportivo.
Tutt’oggi  questa città dello sport  è internazionalmente riconosciuta  come sede principale di grandi eventi sportivi e culturali .

Cenni storici sul Foro Italico
La storia e la realizzazione del progetto del Foro Italico hanno inizio nel 1926 con l’istituzione dell’Opera Nazionale Balilla.
L’intenzione di Renato Ricci, Presidente dell’O.N. B., fu quella di realizzare una “città dello sport” creando così  una realtà sportiva, architettonica e urbana  capace di coniugare  tradizione architettonica romana e modernità.
Il Foro Mussolini, oggi Italico, è ritenuto uno dei più attrezzati e funzionali centri sportivi del tempo, ispirato all’antico gymnasium greco-romano.

Luigi Moretti, Casa delle Armi al Foro Italico, Roma 1933

Luigi Moretti, Casa delle Armi al Foro Italico, Roma 1933

Gli impianti sportivi furono progettati secondo il modello degli stadi di Olimpia e della Grecia antica. Per questo motivo Ricci inviò in Grecia i giovani ingegneri, che visitarono Olimpia, Delfi e Epidauro, affinché approfondissero i sistemi costruttivi degli antichi stadi che prevedevano la loro realizzazione ad invaso nel terreno. Mentre per l’aspetto organizzativo  visitò i centri più avanzati dell’educazione giovanile ed universitaria mondiali, incontrando in Inghilterra Baden Powell, fondatore dello scoutismo, e visitando in America le prestigiose università di Boston e Princeton. Successivamente volò in Germania per approfondire  le linee guida  dell’architettura razionalista di Walter Gropius.
L’area scelta per la realizzazione della città dello sport fu la zona a nord di Roma, adagiata tra le colline di Monte Mario, i colli della Farnesina e il Tevere,  risultando così collegata urbanisticamente tra le vie consolari Flaminia e  Cassia a nord e Appia  a sud. In particolare la via Flaminia collega il Foro al centro della città tramite  il ponte Duca d’Aosta, che funge da direttrice .
La natura della zona  era in origine depressa, infatti  il terreno risultava paludoso. Questa caratteristica consentì la costruzione degli impianti  ad invaso di gioco incavato nel terreno. Per questo motivo  il piano di campagna originale fu alzato di oltre 5 metri,  bonificando tutta l’area che si estende per un superficie di circa 80 ettari.

La storia e la realizzazione del progetto del Foro Italico hanno inizio nel 1926 con l’istituzione dell’Opera Nazionale Balilla. L’intenzione di Renato Ricci, Presidente dell’O.N. B., fu quella di realizzare una “città dello sport” creando così  una realtà sportiva, architettonica e urbana  capace di coniugare  tradizione architettonica romana e modernità

In seguito alla realizzazione del Foro l’area venne vincolata a verde perenne e questo regalò alla città di Roma uno dei più vasti  polmoni verdi,  nel rispetto del paesaggio esistente.
Per la realizzazione del Foro Ricci scelse  architetti, ingegneri ed artisti, molto validi e tutti giovanissimi .
Nel 1928 fu posata la prima pietra  del la Scuola Superiore Fascista di Educazione Fisica, oggi Palazzo H del CONI, opera dell’architetto Enrico Del Debbio. Dello stesso progettista sono: lo stadio dei Marmi, il posizionamento dello stadio dei Cipressi (oggi Stadio Olimpico), la  Foresteria sud, la Colonia Elioterapica  e l’attuale Ministero degli Affari Esteri,  progettato insieme a  Arnaldo Foschini  e Vittorio Ballio Morpurgo.
In occasione dei Giochi Olimpici del 1960 verranno realizzati da Annibale Vitellozzi, Carlo Roccatelli e Cesare Valle l’ampliamento dello Stadio Olimpico e da Del Debbio e Vitellozzi lo Stadio del Nuoto. Opera  dell’architetto Ingegnere Costantino Costantini sono i progetti  del  Palazzo delle Terme, oggi edifico delle Piscine CONI, dell’ Obelisco, del complesso  del tennis e della Foresteria Nord.  Altro autore del Foro  è l’architetto Luigi Moretti che ha firmato capolavori come la Casa delle Armi, la palestra del Duce (all’interno del Palazzo delle Terme ) e il Piazzale dell’impero, oggi viale del Foro Italico.

Il Foro Italico è stato considerato uno dei più avanzati centri sportivi del mondo, fulcro e simbolo dello sport italiano.
Oggi come allora il Foro  è teatro di sport e cultura nel quale coesistono impianti sportivi, architettura e verde in perfetta armonia.

 


Ringraziamo gli autori, Paolo Pedinelli e Gabriella Arena, Ufficio Beni Storici Culturali Documentari di CONI Servizi, per il loro contributo sul magazine di regesta.

Il video pubblicato è tratto dall’Archivio  Storico Luce: ne La Settimana Incom n. 1506,  del febbraio 1957, Luigi Moretti riceve il Premio Nazionale delle Arti  dal Presidente Gronchi (ndr)