Oltre la cronaca: la morte di Riina

di 20 Novembre 2017 Commenti disabilitati su Oltre la cronaca: la morte di Riina

Fotografia di Letizia Battaglia. Ritratto di Rosaria Schifani, moglie di Vito, agente della scorta di Falcone.

E’ morto Totò Riina,  il boss di Corleone (“il capo dei capi”) condannato a 26 ergastoli per le stragi di mafia.  Lo vediamo deporre per la prima volta il 1 marzo 1993 nel processo per i delitti politici (l’assassinio di Michele Reina, Piersanti Mattarella e Pio La Torre). La Rai ha riproposto online la deposizione di Riina trasmessa da Un giorno in pretura, mentre nell’Archivio  digitale Pio La Torre è possibile scorrerne la trascrizione (con tutte le dichiarazioni “io, Signor Presidente sono un lavoratore, non sono quello che si dice nei giorni […] Io sono il Tortora di Napoli”).
Tra le stragi ordinate da Riina quella di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e di tre uomini della sua scorta (Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) il 23 maggio del 1992.  La strage di Capaci fu il culmine da una lunga teoria di omicidi eccellenti alla risposta, violenta e brutale, della mafia ad uno Stato che, con difficoltà e diffuse resistenze, stava iniziando ad affrontare il fenomeno mafioso per capirne le cause e individuarne gli antidoti: per riflettere sul ruolo di Riina e della sua organizzazione nella nostra storia riproponiamo l’articolo scritto in occasione dell’anniversario della strage.