Quando il Luce dimenticò il Duce: i Cinegiornali Badogliani

di 26 Luglio 2018 0

“Dopo il 25 luglio, anche il Cinegiornali Luce si riscoprono quasi afascisti. Si azzera la numerazione, partendo dal Giornale numero 1. Sono i cosiddetti Cinegiornali Badogliani. Che dureranno poco. Dopo il 23 settembre, con la nascita della Repubblica Sociale Italiana, il Luce si schiererà di nuovo col fascismo riprendendo la vecchia numerazione e la solita propaganda”…

 

“Il 25 luglio 1943 un ordine del giorno presentato da Dino Grandi viene approvato dal Gran Consiglio del Fascismo: Benito Mussolini è destituito e Pietro Badoglio nominato al suo posto quale capo del governo. I cinegiornali Luce non hanno più un referente politico. Si respira aria di cambiamento e di libertà, dopo vent’anni di regime. C’è bisogno di fatti concreti che segnino una discontinuità con il passato: per questo motivo la numerazione viene azzerata e quello in uscita il 3 agosto 1943 è presentato semplicemente come Giornale Luce 1. Con una sigla iniziale molto più sobria sia grafica che musicale, si compone di soli tre servizi: nel primo si ricostruiscono le fasi seguite alla destituzione di Mussolini, con l’esultanza della gente, nella solo città di Roma. Gli altri due riferiscono dei bombardamenti sulla capitale”…

Sul sito dell’Archivio storico Luce un’agile e utile presentazione dei giornali Luce Badogliani con i link ai documenti descritti nella banca dati, a cura della rubrica Polvere d’archivio.


Nella pagina il Giornale Luce 1 (367) del 3 agosto 1943