Grazie ad una continua attività di inventariazione e di riordino è stato recentemente pubblicato sul portale The Archives Cloud l’inventario dell’Archivio storico della Camera di Commercio di Pisa.
Il punto di partenza è stato il lungo ed importante lavoro svolto dalla dott.ssa Rita Romanelli, che curò la pubblicazione di un primo inventario nel 2000. Nel corso di questi ultimi anni la sezione storica si è arricchita di ulteriore materiale che è stato descritto e unito al precedente, con opportune modifiche dovute al ritrovamento di alcune unità archivistiche appartenenti alle serie già descritte nel 2000.
La Camera di Commercio di Pisa è riuscita nell’intento di valorizzare il proprio patrimonio culturale. Attraverso circa 4000 documenti, è possibile tracciare un interessante profilo storico, economico e sociale del territorio tra il XIX e il XX secolo
La documentazione ci racconta l’opera ininterrotta di un ente che ha rivestito e riveste un ampio ventaglio di attività, dallo sviluppo dell’economia locale alla partecipazione nella progettazione di infrastrutture del territorio, dalla valorizzazione delle risorse umane alla salvaguardia delle tradizioni della provincia di Pisa.
Attraverso circa quattromila documenti, è oggi possibile, dunque, tracciare un interessante profilo storico, economico e sociale del territorio tra il XIX e il XX secolo.
L’archivio copre gli anni che vanno dal 1863 al 1963 e comprende anche alcune serie documentarie che arrivano fino alla fine degli anni ’90. La struttura del corpus si articola in repertori – i protocolli della corrispondenza, le delibere, le circolari e i libri contabili – e in carteggio, suddiviso in due parti relative a due titolari susseguiti nella gestione della protocollazione: il primo copre gli anni dal 1863 al 1937, il secondo va dal 1937 al 1963.
L’Ente conserva inoltre due archivi aggregati che vanno a completare le informazioni contenute nell’archivio generale: il materiale pervenuto dall’ex Ufficio Metrico, direttamente dipendente dal Ministero dell’Industria fino al 2000, e l’Archivio delle Società del Tribunale di Commercio, in carica fino al 1996 al Tribunale di Pisa. Il primo contiene materiale di controllo, verifica e sorveglianza della metrologia legale e dei metalli preziosi secondo regole nazionali che tutelano i consumatori e la trasparenza del mercato. Il secondo è costituito, invece, da un’interessante raccolta di registri in cui sono riportate informazioni storiche delle ditte societarie a partire dal 1883 fino all’impianto del Registro delle Imprese.
Lo strumento xDams, con la sua semplicità e precisione, ha facilitato il compito di descrizione del materiale, e la convenzione tra Arch.I.M e regesta.exe ha agevolato la digitalizzazione, indirizzando le risorse direttamente al lavoro di descrizione
Lo strumento xDams, con la sua semplicità e precisione, ha facilitato il compito di descrizione del materiale, e la convenzione tra l’Associazione Arch.I.M – Archivisti In Movimento e regesta.exe ha agevolato la digitalizzazione, indirizzando le risorse direttamente al lavoro di descrizione.
Un altro interessante strumento disponibile sul sito della Camera di Commercio è la banca dati dell’Anagrafe delle ditte, che contiene le informazioni principali delle ditte storiche pisane e che può essere utilizzata sia come base di indagini statistiche sia per una eventuale richiesta di consultazione dei fascicoli.
Con questa pubblicazione la Camera di Commercio di Pisa è riuscita nell’intento di valorizzare il proprio patrimonio culturale, permettendo così una più veloce fruibilità delle informazioni contenute già nella descrizione inventariale e, nello stesso tempo, accelerando le tempistiche di reperimento della documentazione archivistica per gli utenti interessati alla storia economica locale e alla cultura d’impresa.
Lo scopo della Camera di Commercio è stato proprio quello di creare un ponte che servisse ad unire alle funzioni di interesse per il sistema delle imprese tutta una serie di informazioni storiche anch’esse utili allo sviluppo nell’ambito delle economie locali; come ha specificato il Presidente Valter Tamburini, questo impegno “vuole essere il segnale di come la storia possa essere una valida risorsa per la comprensione del passato e la progettazione del futuro”.
In quest’ottica l’Ente ha partecipato alla Seconda Conferenza di Public History (Pisa 11-16 giugno), con la pubblicazione di una video-testimonianza dal titolo “Imprese storiche pisane: crisi e occasioni di rinascita”: questo lavoro ha l’obiettivo di presentare ad un ampio pubblico le testimonianze di alcune ditte storiche pisane (Artieri dell’alabastro, Royal Victoria Hotel, Farmacia Bottari), unificandole ai materiali d’archivio camerali e d’impresa.
Il risultato è una documento che evidenzia la loro capacità di risollevarsi nei periodi di crisi, attuali ma anche storici. Le loro vive parole ci accompagnano lungo una strada che va dal passato fino ad oggi, e sottolineano quanto sia necessario avere sempre uno sguardo rivolto “indietro” verso le tradizioni, consapevoli del fatto che esse, in alcuni casi, possono essere modificate per adeguarsi ai cambiamenti della società e del mercato.
L’esperienza di chi scrive unita a quella della collaboratrice Eliana Bollino di Visivamente comunicazione è stata unica, e ha permesso di confrontarsi con il mondo della cultura d’impresa e con i suoi attori, che intendiamo ringraziare per la disponibilità e soprattutto per l’impegno che continuamente mettono in atto nella cura del loro passato. Questa mentalità ha permesso loro di “sopravvivere” più di cento anni nel difficile mondo imprenditoriale, comunicando e valorizzando al massimo l’identità e i valori della loro azienda.
Conservare” non significa solo preservare il bene dall’obsolescenza, ma racchiude in sé anche il concetto di valorizzazione, che non si realizza soltanto in mostre documentarie, ma si completa nella possibilità di godimento delle informazioni per tutti
La pubblicazione dell’inventario della Camera di Commercio di Pisa e della video-testimonianza sono pratiche che dovrebbero essere continuamente aggiornate, poiché sono prassi che assicurano al patrimonio archivistico un ruolo di primo piano non soltanto nella mera categoria dei beni culturali ma anche e soprattutto nella vita civile di ogni cittadino.
È sempre bene ricordare che “conservare” non significa solo preservare il bene dall’obsolescenza, ma racchiude in sé anche il concetto di valorizzazione, che non si realizza soltanto in mostre documentarie, ma si completa nella possibilità di godimento delle informazioni per tutti. Molto spesso senza rendercene conto, confiniamo gli archivi in una sfera che li limita e li utilizza solo parzialmente. Valorizzarli li rende vivi, nel tempo e nello spazio.