“Parlare ai ragazzi è la mia rivincita sul male”

di 4 Novembre 2019 0
Il presidente Mattarella consegna l’ onoreficenza O.M.R.I. ad Alberto Sed

Così diceva Alberto Sed, uno degli ultimi testimoni italiani della Shoah, matricola A-5491 nel campo di sterminio di Auschwitz, scomparso sabato scorso a 91 anni.
La sua esperienza nei lager fu raccolta dal colonnello dei carabinieri Roberto Riccardi nel libro “Sono stato un numero”.
Arrestato a 15 anni a Roma, il 21 marzo del ’44 (era riuscito a sfuggire al rastrellamento nel ghetto il 16 marzo) fu deportato con la madre e le tre sorelline, Angelica, Fatina ed Emma. La mamma e la sorella minore Emma furono subito uccise nelle camere a gas.

Tornato a Roma non aveva voluto raccontare la sua esperienza. Poi l’intervista e l’incontro con le scuole e con gli studenti. Diventerà uno dei testimoni chiave della Shoah; la sua storia è rilevante per ricostruire l’esperienza dei bambini italiani deportati ad Auschwitz.

A un giornalista che accolse in casa sua si rivolse un giorno con queste parole: “Tutto quello che vedete in questa stanza è la dimostrazione della mia rivincita, il mio riscatto per le atrocità subite da me e da mia sorella. Tanto dolore ma che oggi è stato finalmente sopraffatto dall’amore che tutti voi mi dimostrate numerosi”. 

Sulla storia di Alberto Sed segnaliamo la sua testimonianza, depositata per il Comitato Ricerche Deportati Ebrei, conservata dalla Fondazione CDEC; lo speciale tg5 del 19 gennaio 2018, il resoconto della commovente giornata promossa nella scuola IPS Alessandro Filosi di Terracina con il colonnello Riccardi, autore del libro intervista: “l’incontro con Alberto Sed mi ha cambiato la vita” racconta lo scrittore agli allievi delle quinte.

L’impegno degli uomini delle istituzioni – dal Presidente Mattarella che ha premiato Alberto Sed per la sua presenza nelle carceri e nelle scuole, al colonnello Riccardi – per far conoscere alle nuove generazioni la storia in carne ed ossa, il valore della testimonianza, l’enorme lavoro degli archivi, dei centri di documentazione per far ridare vita alle storie personali celate dai documenti… questo ed altro crediamo siano la risposta migliore alle polemiche strumentali nate intorno alla mozione di Liliana Segre nei giorni scorsi.
“Parlare ai ragazzi è la mia rivincita sul male”. Trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza di quanto accaduto è l’unica salvezza e la rivincita dell’umanità.


L’immagine in apertura è tratta dal sito della Presidenza della Repubblica, Archivio fotografico