Il Sistema informativo partecipato
degli archivi storici in Emilia-Romagna ha recentemente pubblicato l’inventario dell’archivio personale e professionale di Luciano Anceschi (1911-1995), filosofo, critico letterario, ricercatore e docente universitario di Estetica all’Università di Bologna. Questa nuova risorsa online offre un accesso privilegiato al patrimonio culturale lasciato da Anceschi, uno degli intellettuali italiani più influenti del Novecento.
La nuova pubblicazione si inserisce in un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio archivistico regionale, promosso dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna (IBC), che ha scelto la piattaforma xDams per il riordino e l’inventariazione degli archivi storici della regione. Il progetto, denominato “Archivi ER” (prima “IBC Archivi”), mira a rendere accessibili le risorse documentarie di archivi pubblici e privati su tutto il territorio regionale, offrendo agli utenti la possibilità di consultare inventari e documenti storici direttamente online. La digitalizzazione di archivi come quello di Anceschi rappresenta un’importante evoluzione nel campo della gestione e conservazione dei fondi storici, con l’obiettivo di preservare e rendere fruibile un patrimonio di inestimabile valore.
L’archivio di Luciano Anceschi
L’archivio di Luciano Anceschi, conservato dal 1997 presso la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, raccoglie una straordinaria quantità di materiali che documentano la sua attività accademica e intellettuale. Anceschi, noto anche per essere stato il fondatore delle riviste Il Verri e Scritti di estetica, ha donato il fondo al Comune di Bologna nel 1991, segnando un momento significativo per la conservazione del suo lascito culturale.
Il fondo contiene documenti che testimoniano le molteplici sfere di interesse di Anceschi, tra cui manoscritti di opere edite e inedite, appunti per le lezioni universitarie e seminari, interventi critici e filosofici, saggi e materiali relativi alla sua partecipazione a convegni e conferenze. Tra i documenti più preziosi vi è la vasta corrispondenza, composta da circa 18.000 lettere ricevute da più di 1.000 corrispondenti, tra cui spiccano figure rilevanti della letteratura e della filosofia contemporanee all’Anceschi.
L’archivio di Luciano Anceschi, digitalizzato e accessibile online grazie alla piattaforma xDams, documenta la vasta e inestimabile attività di uno degli intellettuali italiani più influenti del Novecento.
Interessante è anche la presenza di scritti autografi di importanti poeti e scrittori italiani del secondo Novecento, che hanno inviato i propri testi ad Anceschi per ottenere il suo giudizio critico. Questa raccolta di testi e lettere offre uno spaccato unico del dibattito intellettuale dell’epoca e del ruolo centrale che Anceschi ha giocato nel panorama culturale italiano.
Inoltre, il fondo comprende materiali riguardanti le attività di Anceschi all’interno di enti come l’Ente Bolognese Manifestazioni Artistiche e l’Accademia delle Scienze di Bologna, l’Associazione Italiana per gli Studi di Estetica (AISE) di cui è stato presidente. A completare il patrimonio documentario vi sono materiali relativi alla sua formazione giovanile, alcuni documenti di carattere privato e una collezione di ritagli di giornali, opuscoli e cataloghi.
La biblioteca personale di Anceschi, donata insieme all’archivio nel 1991, è un altro elemento fondamentale del suo lascito. Il fondo librario comprende 105 volumi antichi, 20.619 libri e opuscoli moderni, e 1.424 periodici, fornendo un contesto prezioso per la comprensione del suo lavoro e delle sue influenze intellettuali.
Regesta e l’IBC Emilia Romagna
La collaborazione tra Regesta e l’IBC dell’Emilia Romagna rappresenta un modello virtuoso di come la tecnologia possa essere al servizio della cultura, facilitando l’accesso e la fruizione di documenti di grande valore storico e culturale. La pubblicazione online dell’inventario dell’archivio di Luciano Anceschi è un esempio dei vantaggi offerti dalla piattaforma xDams per la gestione di archivi complessi e si conferma uno strumento chiave per la valorizzazione del patrimonio archivistico, rendendo accessibili risorse preziose a un pubblico vasto.
La piattaforma xDams è stata scelta dall’IBC dell’Emilia Romagna per le sue caratteristiche avanzate di gestione archivistica, che includono la possibilità di organizzare i fondi in modo omogeneo, adottando standard internazionali per la codifica dei dati. Grazie a queste caratteristiche, la piattaforma ha consentito di integrare inventari informatizzati di circa 100 fondi archivistici provenienti da 12 comuni della regione Emilia Romagna, rendendo l’accesso alle risorse documentarie semplice ed efficiente.