20-26|01 Storie di Resistenti Ebrei a Radio 3 Suite

di 20 Gennaio 2025 Commenti disabilitati su 20-26|01 Storie di Resistenti Ebrei a Radio 3 Suite

In occasione del Giorno della Memoria e nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, Rai Radio 3 e Fondazione CDEC mandano in onda “Storie di Resistenti ebrei” un progetto che racconta sette vicende di cittadini ebrei italiani che hanno partecipato alla lotta contro il nazifascismo.

Degli oltre 700 casi fino ad oggi identificati e documentati – si legge sul sito della Fondazione – le sette storie individuate e lette per l’occasione da Elia Schilton, sintetizzano la variegata dimensione resistenziale che l’indagine storica ha riportato alla luce scavando in archivi sia pubblici che privati. I sette resistenti di cui si racconteranno le vicende sono: Eric Linder, Guido Weiller, Marco Hermann, Mila e Franco Momigliano, Ludwig Greve, Raffaele Jona, Ada Dalla Torre

Storie di Resistenti Ebrei è in onda nella settimana dal 20 al 26 gennaio, tutte le sere alle 22.00 su Radio3 Suite ed è, come sempre, disponibile in podcast su Raiplaysound.

Sempre sul sito della Fondazione – curato da regesta.exe, il partner tecnologico del CDEC – è possibile inoltre conoscere e visualizzare, grazie ad una mostra digitale ricca di contenuti multimediali, 7 biografie di uomini e donne la cui vicenda è stata individuata come paradigmatica per coraggio e spirito di ribellione durante la Resistenza.

70 anni di CDEC

Il progetto sui Resistenti ebrei è realizzato nell’ambito delle iniziative promosse dalla Fondazione per il Settantesimo anniversario del CDEC, nato il 25 aprile 1955.
Avevamo raccontato l’origine del Centro di documentazione ebraica di Milano in occasione della pubblicazione, nella digital library del CDEC, del periodico Ha-Tikwa, il giornale della Federazione giovanile ebraica d’Italia (FGEI). La ripercorriamo in questo post.

Nel giugno del 1952 ci si interrogava – in un articolo dal titolo “Un passato che non deve tornare” a firma di Angelo Della Seta – sulla pervasività tra i giovani romani dei richiami al ventennio, si criticavano “gli educatori” che “non hanno saputo far altro che chiudere i libri di storia al 1919 senza spiegare a fondo il fenomeno fascista”, si ragionava sulla necessità di raccogliere la documentazione sulla persecuzione razziale, sulla partecipazione degli ebrei all’antifascismo. L’urgenza era certamente dettata anche dall’acceso clima politico in cui si era svolta la campagna elettorale a Roma, sfiorata dall’ipotesi – poi fortunatamente fatta fallire – di un listone di centro anticomunista siglato tra Dc e MSI (la cosiddetta “operazione Sturzo”). Si rilanciava quindi la proposta, sostenuta nel foglio di maggio da Sergio Liberovici, di un impegno della Federazione e del giornale, per la raccolta di testimonianze, lettere, nomi che raccontassero il contributo dei giovani ebrei alla Resistenza. Nel luglio il progetto era approvato e dal giornale si chiedeva la collaborazione di tutti per la raccolta di “documenti, tessere di lavoro obbligatorio, certificati di requisizione, lettere di congiunti ex carcerati,relazioni su fatti visti e vissuti, su viaggi di deportazione, riviste, libri, articoli di giornali dell’epoca”… Era l’inizio – il primo nucleo – di quel progetto di documentazione che porterà successivamente alla formazione dell’archivio e del Centro di documentazione ebraico.

Iniziative per il 2025

Nel comunicato stampa si annunciano gli eventi e le iniziative in programma per tutto il 2025.
Tra le iniziative in programma per il Giorno della memoria segnaliamo l’ inaugurazione al Memoriale della Shoah della mostra L’Università di Milano e le leggi antiebraiche, incentrata sull’applicazione delle leggi razziste del 1938 presso l’Ateneo cittadino.
In questo momento storico in cui vengono rimesse in discussione vecchie certezze e si avverte l’esigenza di nuove analisi del presente – spiega la Fondazione Cdec – vogliamo collocarci come centro che promuove non solo lo studio, la ricerca e la documentazione, ma anche il dialogo e il confronto delle idee.