Anni, Sessanta:  i Beatles a Milano nella tournée del 1965, raccontati dai fotografi di Publifoto

di 25 Giugno 2025 Commenti disabilitati su Anni, Sessanta:  i Beatles a Milano nella tournée del 1965, raccontati dai fotografi di Publifoto

In occasione dei 60 anni dalla tournée italiana dei Beatles, l’Archivio storico di Intesa Sanpaolo inaugura alle Gallerie d’Italia di Milano la mostra fotografica Tutti pazzi per i Beatles, dedicata alla tappa meneghina del 23 (l’arrivo) e del 24 giugno giugno 1965 con lo svolgimento di due concerti al velodromo Vigorelli.
L’esposizione prosegue nel portale dell’Archivio storico, con un’immersione nel costume e nella società italiana degli oltre 500 scatti Publifoto pubblicati e resi accessibili online. Una delizia.
I ventenni di Liverpool nel ’65 hanno alle spalle decine di concerti e il tifo di una generazione di teen agers che impazzisce, urla, li assedia, e che provoca la ferma riprovazione delle generazioni passate: gli adulti spesso non capiscono e parlano di isterismo collettivo.

I Beatles arrivano in treno in Italia: nulla a che vedere con I trasferimenti ingombranti e affollati di personale delle star di oggi.  Sbarcano a notte fonda il 23 giugno,  alla Stazione Centrale di Milano. Si cerca di depistare i fans comunicando un binario di arrivo sbagliato, ma non c’è nulla da fare.

Tino Petrelli, uno dei più grandi fotografi dell’agenzia, ritrae  i Beatles a bordo di  una Alfa Romeo Spider circondati dall’affetto di una folla festante. Il 24 si scattano le immagini entrate nella storia: Ringo, John, Paul e George sorridono sulla  terrazza al sesto piano del Grand Hotel Duomo, con le guglie della cattedrale alle loro spalle. All’Hotel del Duomo sono schierati in conferenza stampa con il manager e scopritore del gruppo Brian Epstein e con Leo Wächter, il dinamico impresario organizzatore del tour italiano.

L’agenzia Publifoto mette in campo ben sette dei suoi fotografi per documentare l’evento: Tino Petrelli, Sergio Borsotti, Sergio Cossu, Gianfranco Ferrario, Carlo Fumagalli, Benito Marino, Eugenio Pavone.
Due i concerti – il pomeriggio e la sera – dodici le canzoni in scaletta aperta con «Twist and Shout» e stampata sugli strumenti musicali del gruppo. Abito scuro, camicia bianca e cravatta nera, i Beatles non fanno il tutto esaurito e, incredibilmente, hanno come supporters tra gli altri Peppino Di Capri, che condivideva con il gruppo inglese la casa di distribuzione italiana e che vediamo impugnare una 16 mm per riprendere l’evento.

Per fortuna ci sono i fotografi Publifoto: la televisione di Stato non girò nulla. Nel 1963 Gianni Bisiach aveva registrato per la trasmissione Tv7 un reportage, la “cronaca di un week end inglese con i Beatles e con quelli della loro generazione” . L’inviato aveva raccontato la Londra dei giovanissimi, delle adolescenti libere e indipendenti, emancipate dalla famiglia, in cerca di divertimenti nei locali, nei cinema, nelle sale da ballo. Le voci critiche chiudevano il servizio, con interviste in strada a ragazze che rimarcavano gli atteggiamenti violenti dei teen agers o la cultura permissiva e individualista della famiglia britannica (!).  Nel 1965 il sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni del II governo Moro Remo Gaspari, rispondendo ad una interrogazione del deputato Agostino Greggi, che aveva chiesto  assicurazioni sul comportamento della RAI -TV auspicando che “non collaborerà alla propaganda e diffusione anche in Italia di certi degradanti fenomeni”, affermava con soddisfazione che, pur non potendo ignorare un fatto di cronaca molto trattato dalla carta stampata,  “nessuno spettacolo del quartetto musicale in parola [era] mai apparso in notizia dell’arrivo dei Beatles a Milano,  il giornale radio aveva trasmesso qualche breve notizia sul loro giro artistico”[…]


Ma torniamo al tour. Dopo Milano i Beatles si dirigono a Genova, per il concerto al Palasport. Soggiornano all’ (ex) Hotel Colombia in via Balbi, visitano Castelletto, la sera passeggiano sul lungomare, dove incontrano la Genova cantata da De André e presto ritratta da Lisetta Carmi, quella abitata da prostitute e transessuali. Lo scambio di saluti è caloroso e semplice anche da parte dei 4 artisti, adorati in tutto il mondo. Tappa finale a Roma, al Teatro Adriano, in un caldo soffocante.

A parziale difesa della classe politica dell’epoca va ricordato che a snobbare i Beatles furono in molti, convinti di trovarsi in presenza di un fenomeno effimero: tra i nomi più noti si ricorda Pier Paolo Pasolini che parlò di “musica bellina”. I quotidiani nazionali irrisero quei concerti leggendari animati da quattro “zazzere”. 
Per sorridere dell’errore si scorra la scaletta dei concerti, canticchiando brani intramontabili: Twist and Shout!|She’s a Woman | I’m a Loser| Can’t Buy Me Love| Baby’s in Black| I Wanna Be Your Man|A Hard Day’s Night|Everybody’s Tryin’ to Be My Baby|Rock and Roll Music|I Feel Fine|Ticket to Ride|Long Tall Sally.


GALLERIE D’ITALIA – MILANO, MUSEO DI INTESA SANPAOLO
“Tutti pazzi per i Beatles. Il concerto del 1965 a Milano nelle fotografie di Publifoto” 24 giugno – 7 settembre 2025. La Mostra è curata dall’Archivio storico Intesa Sanpaolo, con la ricerca iconografica di Serena Berno, Silvia Cerri, Barbara Costa.
Si può navigare la mostra digitale nel portale dell’Archivio storico Intesa Sanpaolo – Publifoto.


Anche Genova ricorderà il tour con un appuntamento alla Biblioteca Berio.
Tra le fonti utilizzate: l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, Il portale storico della Camera dei deputati, il Corriere della sera, i programmi di Radio Rai su Rai Play Sound (tra gli altri Il mix delle 23 – Fab Four The Beatles, Tre soldi – The Beatles)