
Appuntamento da non perdere il 17 ottobre alle 18.30 a Roma. Presenteremo in conferenza stampa il progetto de Le osmonaute, il nuovo portale web nato con un contributo del PNRR TOCC su un progetto realizzato da regesta.exe, per condividere in rete tre archivi di memorie femminili, Senza Rossetto, Lunàdigas, Tutte a casa.
Ringraziamo l’associazione Lunàdigas che ha proposto l’evento mettendo a disposizione la nuova sede in Via dei Piceni 9 A ( Roma).
Il portale, lo riscriviamo oggi alla vigilia dell’incontro, è stato sviluppato da Roberto Anedda di (rob.a) grafica, lo sviluppo grafico è di Alessandro Antonuccio (hstudio) e qui potete vedere tutti i crediti di un lavoro che ha richiesto l’impegno di tante persone, di regesta e delle due associazioni in rete. Punto di partenza per questa avventura, non va dimenticato, è stato il progetto di Senza Rossetto di Silvana Profeta e Emanuela Mazzina.
Questa piattaforma, last but not least, ha le radici nelle tecnologie web aperte e sostenibili che da sempre regesta.exe ri-usa ecologicamente e sviluppa per i suoi prodotti intellettuali pensati per i beni culturali.
La conferenza stampa, moderata da Elisabetta Galgani, giornalista culturale e introdotta da Antonella Pagliarulo, editor manager per i beni culturali, prevede l’intervento delle autrici dei film documentari Nicoletta Nesler, Silvana Profeta, Cristina D’Eredità e Eleonora Marino, e momenti di confronto e scambio con il pubblico.
Il portale e “la due giorni”
Il portale è un luogo “osmotico” dove viaggiano e fluiscono le memorie audiovisive delle donne, riattivate per un’esplorazione sull’immaginario femminile negli anni precedenti al 2 giugno 1946 (Senza Rossetto), coinvolte in un’indagine sulle ragioni e i sentimenti di fronte alla scelta della maternità (Lunadigàs), mobilitate nell’autonarrazione quotidiana del mondo sospeso della pandemia (Tutte a casa).
Il portale è un luogo “osmotico” dove viaggiano e fluiscono le memorie audiovisive delle donne, riattivate per un’esplorazione sull’immaginario femminile in Senza Rossetto, coinvolte da Lunadigàs in un’indagine di fronte alla scelta della maternità, mobilitate da Tutte a casa nell’autonarrazione quotidiana durante la pandemia.
Famiglia, politica, donne, fascismo, lavoro, istruzione, guerra, resistenza, voto femminile, scelta, corpo, diritti, maternità, libertà, giudizio sociale, covid-19, città, riapertura, casa… tanti temi per navigare liberamente tra schede ricche di metadati e video digitali. La storia minuta scorre accanto alla grande Storia nelle 33 videointerviste (Senza Rossetto), 190 videotestimonianze (Lunadigàs), 258 videodiari (Tutte a casa) dei tre preziosi archivi. Materiali e fonti originali di grande valore, sia storico che scientifico, che rappresentano una risorsa preziosa per il cinema, la scuola, gli archivi, il giornalismo culturale e l’editoria.
Il progetto ha come finalità l’espansione dei confini della Storia, proponendo per le scuole percorsi formativi, costruendo archivi partecipati, attivando pratiche di Public History che mettano a disposizione di scuole primarie, secondarie, università, di comunità locali, competenze digitali e strumenti per la raccolta di storie di vita e di memorie dei territori, stimolando la riflessione sull’uso critico delle fonti, con particolare attenzione a quelle audio – visive.
Dai progetti dei tre archivi sono nati tre film documentari, che verranno proiettati il giorno successivo dalle 16:00 alle 20:30. Lunàdigas, ovvero delle donne senza figli alle 16:00, Senza Rossetto alle 17:30, Tutte a casa – memorie digitali da un mondo sospeso alle 19:00. La Rassegna dei documentari de Le osmonaute prevede la presentazione delle autrici
La storia minuta scorre accanto alla grande Storia nelle 33 videointerviste (Senza Rossetto), 190 videotestimonianze (Lunadigàs), 258 videodiari (Tutte a casa) dei tre preziosi archivi.
La presentazione è all’interno di due giorni di appuntamenti tra incontri, laboratori e proiezioni dedicati all’universo femminile, in programma il 17 e 18 ottobre a Roma, nel cuore di uno dei suoi quartieri più vivaci, San Lorenzo.
Donne, creatività, archivi, partecipazione, gioco: un filo rosso lega le immagini e le voci delle Osmonaute ai laboratori in programma il 17 e 18 ottobre.
Si comincia alle 16:30 di venerdì, prima della conferenza stampa, con “Archivi interiori” , laboratorio condotto da Valentina Valente – Docente di Cinema e Fotografia, fotografa professionista ed educatrice al cinema e ai media, sul riuso creativo degli archivi, tra memoria e sperimentazione. Cosa può nascere da una fotografia del passato? Con Archivi interiori, lo scopriremo insieme. Francesca Angelini, artista e fotografa, attraverso la pratica del blind drawing guiderà la seconda parte dell’incontro per dare spazio alla creatività personale.
“Che unicornə sei?” è il laboratorio di arti visive a cura dell’illustratrice Marta {Marea} Cavicchioni dedicato all’esplorazione delle questioni di genere. In programma sabato 18 dalle 10 alle 13 il laboratorio propone di realizzare, in modo apparentemente spensierato e scanzonato, “disegnetti” per aprire i portali dei desideri e delle ribellioni, personali e politiche, provando a scardinare le dinamiche di potere.
Il comunicato stampa e la locandina
Per questo evento abbiamo chiesto ad una bravissima collage artist di aiutarci, Valentina Cozzi. L’immagine della nuotatrice tra le nuvole, così “osmotica”, è di Valentina e non ha faticato ad essere indossata dal nostro portale.
Il materiale grafico promozionale, che ha così ben intepretato testi e immagini delle osmonaute, è di Claudia Tarquini


