I progetti di condivisione dell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo in una stagione visionaria per i beni culturali

di and 18 Maggio 2022 0
Una “parete” della nuova sede di Gallerie d’Italia a Torino

Stiamo vivendo una stagione felice per il settore dei beni culturali: sostenuti dalle novità portate dallo sviluppo tecnologico e dalla moltiplicazione degli attori (pubblici e privati) che si stanno affacciando su questo “palcoscenico”, si susseguono progetti, ambiziosi, innovativi, visionari, che al centro hanno il grande patrimonio di memoria e documentazione conservato negli archivi. E’ il caso, da ultimo, della nuova sede di Gallerie d’Italia, che da ieri Intesa Sanpaolo ha aperto a Torino, un grande spazio espositivo e multimediale dedicato alla fotografia e costruito anche fisicamente intorno alla collezione di 7 milioni di immagini dell’archivio Publifoto.

La nuova sede di Gallerie d’Italia

Visitando i quasi 11.000 metri quadri della sede di Palazzo Turinetti, si resta impressionati dalla maestosità degli spazi e dalla rilevanza dell’intervento architettonico realizzato su progetto di Michele De Lucchi, ma soprattutto dalla straordinaria ricchezza di conoscenza raccolta in questo imponente archivio e dallo sforzo fatto per rendere questi contenuti fruibili in maniera immediata ad un pubblico non più limitato solo agli addetti ai lavori.

Questo sforzo poggia su tre condizioni ineludibili: la tutela di questi beni, visivamente rappresentata dagli spazi destinati alla loro conservazione (nella fondamenta del palazzo) ed “esposti” ai visitatori del museo; la conoscenza del contenuto, un obiettivo che, pur se coadiuvato da un uso innovativo delle tecnologie, richiede l’opera appassionata e competente di professionisti con un’elevata qualificazione specialistica; la disponibilità ad aprire questi giacimenti ad un “uso pubblico”, favorire la loro circolazione, mettendoli in grado di alimentare una pluralità di racconti e punti di vista.

Intesa Sanpaolo e il web semantico

Su questo punto, il progetto dell’Archivio storico Intesa Sanpaolo fa, anche, un passo ulteriore, abbraccia la filosofia del Web semantico, come già fatto in precedenza con i dati relativi agli Scritti di personalità delle banche, pubblicati dal 2016 all’indirizzo https://dati-asisp.intesasanpaolo.com/lod/, e sbarca online, rendendo disponibili in Linked Open Data le prime 630.018 triple, pubblicate secondo le ontologie del Progetto ArCo, la rete di ontologie per la strutturazione della conoscenza per i beni culturali avviata da ICCD nel 2017.

Intesa ha scelto infatti di condividere questo enorme patrimonio di conoscenza sulla storia del nostro Paese  aprendo ulteriormente i dati scegliendo le tecnologie LOD.
Il progetto, in continuo aggiornamento, ha visto la pubblicazione di migliaia di schede, le cui informazioni sono state modellate a partire dalla classe arco:PhotographicHeritage, dedicata alla rappresentazione dei beni fotografici e delle caratteristiche della fotografia connesse: la descrizione fisica dell’oggetto, che comprende misure, tecnica di realizzazione e stato di conservazione, la descrizione del soggetto, l’appartenenza a serie e servizi, le mostre nelle quali le fotografie sono state esposte, le attribuzioni, la località di realizzazione degli scatti e le informazioni sui diritti connessi alle immagini sono alcune delle informazioni accessibili dalla navigazione dell’interfaccia dedicata. 

Particolare importanza è stata data anche alle fonti bibliografiche nelle quali le immagini sono state riutilizzate. A partire dalla banca dati xDams, software scelto per la catalogazione delle oltre 7 milioni di immagini, i dati sono stati mappati e ricondotti ai concetti formalizzati nelle ontologie del progetto ArCo, trasformati in RDF e allineati con i dati già disponibili in rete: nello specifico, persone, enti e luoghi sono stati rintracciati in altri dataset quali Wikidata, VIAF e Catalogo dei Beni culturali, per citarne alcuni. I dati sono liberamente interrogabili attraverso l’endpoint SPARQL di progetto, raggiungibile all’indirizzo: https://dati-asisp.intesasanpaolo.com/sparql

Attraverso i LOD, l’utilizzo di metodologie e strumenti già ampiamente condivise dalla comunità di riferimento, la scelta di garantire l’interoperabilità semantica delle descrizioni dei propri archivi, Intesa Sanpaolo mette il proprio patrimonio nelle condizioni di dialogare con gli altri archivi di immagini e documentazione (dagli archivi del Gabinetto fotografico di Iccd a quelli dell’Istituto Luce) e di rafforzare la pervasività dei contenuti di qualità offerti.