Senza Rossetto e il riuso creativo delle immagini: nuove proiezioni a Roma

Un ciclo di incontri presso le Biblioteche di Roma curato da AAMOD
di 18 Gennaio 2024 0

Il circuito interessato è quello vivace e ben radicato nel territorio del sistema Biblioteche di Roma: saranno la Biblioteca di Valle Aurelia e la Biblioteca Flaminia ad ospitare il ciclo di incontri di approfondimento cinematografico curato dall’Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Si parte il 22 gennaio dalla Biblioteca Valle Aurelia e si conclude il 22 febbraio alla Biblioteca Flaminia.
Il ciclo di incontri, in programma alle ore 17:00, è ad ingresso libero.
Nei 6 incontri di 2 ore circa si proietteranno i film selezionati – tra i quali Senza Rossetto – e si analizzeranno il lavoro e le specifiche forme di riuso delle immagini.

Il primo appuntamento, il 22 gennaio


Agli incontri parteciperanno Silvana Profeta, la regista di Senza Rossetto, Emanuela Mazzina che ha curato con Profeta il progetto e l’archivio delle videointerviste, Milena Fiore che ha montato repertori e interviste.
Sarà un’occasione preziosa per far dialogare sul riuso delle immagini d’archivio le opere promosse dall’AAMOD attraverso percorsi di alta formazione destinati a giovani autori (Premio Zavattini, Residenza artistica Suoni e Visioni), quelle prodotte e coprodotte (Senza Rossetto è prodotto in collaborazione con AAMOD) dall’Archivio di via Ostiense, protagonista e pioniere nelle politiche di conservazione, trattamento, valorizzazione, condivisione e apertura all’esterno del materiale d’archivio.

Il comunicato stampa dell’AAMOD

«Ogni immagine prodotta, sia essa fissa o in movimento, è un’immagine d’archivio, per il semplice fatto di esistere come rappresentazione di qualcosa che non è più – ricorda Vincenzo Vita, presidente dell’AAMOD – In questo senso l’archivio, in quanto raccolta di immagini del passato, distinte da quelle del presente, non ha senso. Tutto è archivio. O meglio: l’archivio non esiste.
Già nel 1979, a proposito del nostro Archivio, Cesare Zavattini scriveva: “…i materiali valorosamente raccolti non stanno là nelle scaffalature in una indeterminata attesa, diventando cioè sempre più archivio, secondo il vecchio vocabolario, ma sono invece percorsi da una viva impazienza di entrare nella dialettica odierna delle lotte democratiche…. Il riuso d’archivio costituisce oggi un orizzonte artistico e cinematografico ricco di progettualità. La pratica del found footage – prassi cinematografica, videografica e artistica di appropriazione e rielaborazione di immagini preesistenti – si configura come forma di riciclaggio, riuso e combinazione di materiali diversi recuperati da un passato interpretato come grande serbatoio di immagini e immaginari. La peculiarità delle immagini d’archivio di poter dar vita a nuove opere, pur preservando i supporti originali, ha catalizzato in particolare negli ultimi anni la ricerca espressiva di cineasti, videoartisti, animatori, performer.

Senza Rossetto sarà proiettato il 22 gennaio alle 17 presso la Biblioteca di Valle Aurelia e il 1 febbraio alle 17 presso la Biblioteca Flaminia.

Se un tempo si attingeva agli archivi filmici soprattutto per la programmazione televisiva, con esperienze di riuso a carattere sostanzialmente illustrativo o in un certo senso “certificativo” (la fonte audiovisiva come prova dimostrativa di fatti storici), oggi gli approcci sono molto più ampi e tendono a mettere in atto processi critici e di risemantizzazione dei materiali. Nel panorama artistico contemporaneo il found footage assume sempre più le caratteristiche di un’esperienza pervasiva e interdisciplinare. Nuove tecnologie, sperimentazione, contaminazione di linguaggi e pratiche danno vita a forme sorprendenti di riuso creativo – dal lavoro di montaggio analogico alla computer grafica, dal film-saggio al video-essay, dalla realtà virtuale al Vjing – che incontriamo sempre più facilmente in luoghi inaspettati: dal museo all’arte pubblica, dal web allo spazio urbano, dal concerto al rave-party. Sulla base di questi molteplici stimoli abbiamo pensato che un ciclo di incontri dedicati a questo argomento potesse stimolare i giovani a conoscere, fruire e studiare i linguaggi e le tecniche moderne per realizzare nuove opere a partire dal passato contenuto nell’immenso bacino che offrono gli archivi del nostro cinema.»


Il calendario

Biblioteca Valle Aurelia
Lunedì 22 gennaio 2024 – ore 17:00
Archivi privati, immagini pubbliche
Senza rossetto (52’ – 2018) di Silvana Profeta
Un respiro parziale ma intero (17’ – 2023) di Lorenzo Spinelli

Giovedì 8 febbraio 2024 – ore 17:00
Diari intimi
Ma-tri-mo-nio (20’ – 2023) di Gaia Siria Meloni
Supereroi senza superpoteri di Beatrice Baldacci (12’50’ – 2019)

Giovedì 15 febbraio 2024 – ore 17:00
Cinema militante e nuove generazioni
16 millimetri alla rivoluzione (65’ – 2023) di Giovanni Piperno, con Luciana Castellina

Biblioteca Flaminia
Giovedì 25 gennaio 2024 – ore 17:00
Il doppio fondo delle immagini d’archivio: significato originario e nuove narrazioni
In her shoes (19’ – 2019) di Maria Iovine
Lo chiamavano Cargo (18’ – 2021) di Marco Signoretti
Blue screen (16’30’’ – 2016) di Alessandro Arfuso e Riccardo Bolo

 Giovedì 1° febbraio 2024 – ore 17:00
Archivi privati, immagini pubbliche
Senza rossetto (52’ – 2018) di Silvana Profeta, Emanuela Mazzina
Un respiro parziale ma intero di Lorenzo Spinelli
 
Giovedì 22 febbraio 2023 – ore 17:00

Cinema militante e nuove generazioni
16 millimetri alla rivoluzione (65’ – 2023) di Giovanni Piperno, con Luciana Castellina