Signora qui il programma è nuovo… non siamo addestrati

di 17 Maggio 2022 0

Gianni Bisiach interloquiva dagli studi radiofonici Rai con un’ascoltatrice, dopo aver aperto per la prima volta i microfoni al pubblico con il nuovo format di Radio anch’io, trasmissione di intrattenimento e informazione nata nel 1978 e messa sottosopra nel gennaio 1980 dallo storico inviato della televisione pubblica, Gianni Bisiach.

Grazie al portale storico della Presidenza della Repubblica un altro pezzo si aggiunge alle memorie documentarie condivise con tutti i cittadini dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, con la pubblicazione online di nuove risorse di qualità dal forte impatto comunicativo e informativo. Risorse di valore e “appetibili nella leggerezza dei ritmi narrativi”, come dice Marina Giannetto, che sovraintende all’archivio Storico del Quirinale e promuove la politica di apertura e di conoscenza diffusa del nostro patrimonio storico-culturale.

Torniamo a Bisiach, e alla sua collezione – audio-visiva e fotografica –  oggetto di un importante accordo di valorizzazione tra Archivio storico e Rai.

E’ un programma che serve a rispondere alla curiosità di quanti, su questioni politiche, economiche o di carattere sociale, non trovano un interlocutore alle loro domande”, raccontava a Roberto Rombi sul Radiocorriere TV del gennaio 1980 Gianni Bisiach, il “brillante inviato speciale” di tv7 autore di una famosa inchiesta sulla mafia (Rapporto da Corleone, n.d.r. ne avevamo parlato in un altro post). “L’esigenza di accedere direttamente ad un colloquio col potere”, commentava Rombi, “pare sempre più sentita […] Si avverte un fastidio sempre più diffuso per i ruoli di mediazione, c’è una forte pressione sugli uomini che contano perché escano allo scoperto, rinuncino alla protezione fornita dall’impersonalità dell’apparato, della burocrazia, dei segretari”.

In onda tutte le mattine a partire dal 1 gennaio 1980,  su Radio 1 dalle 9, autori Bisiach ed Elio Molinari, la trasmissione prevedeva la presenza e la conduzione di personaggi noti designati per intercettare l’intreccio di domande del pubblico: da Arrigo Levi a Gianni Granzotto, da Ruggero Orlando al pretore ambientalista Gianfranco Amendola.

Previsti collegamenti con l’estero ma anche qui Bisiach avvicinava la radio al pubblico: “non chiamateli corrispondenti” perché Piero Ostellino, Oriana Fallaci, Demetrio Volcic dovranno rispondere alle domande degli ascoltatori, anche su notizie minute. 

Tra le voci dei corrispondenti del programma della tv pubblica era incluso persino Marco Pannella, che si collegava dalle sedi della Comunità europea: “Ho rinunciato a far parte della Commissione di vigilanza della Rai (…) per avere una possibilità di dialogo con la gente”. E chissà se “Radio Parolaccia” – la trasmissione delle voci degli ascoltatori registrate senza filtri da Radio Radicale nel 1986 – non abbia tratto ispirazione anche dall’esperienza “social” ante litteram di Radio anch’io.

Ho avuto un po’ di paura della diretta soprattutto degli ospiti perché il dialogo con la gente qualsiasi è più immediato, più diretto”: confessava Arrigo Levi chiamato da Bisiach alla conduzione iniziale, grazie anche alla sua lunga esperienza di collaborazione radiofonica con la Bbc (dal 1950 al 1959)

Ma facciamo un’incursione nella trasmissione, agli inizi: è il 2 gennaio 1980, Arrigo Levi si alterna ai microfoni con Bisiach, Catherine Spaak, e, in collegamento da una gelida Bologna, con un frizzante Umberto Eco, chiamato anche a spiegare agli ascoltatori cosa fa un semiologo… si aggiunge Antonello Trombadori. Poi, per commentare la morte di Pietro Nenni, scomparso il primo gennaio, interviene Riccardo Lombardi, restituendo agli ascoltatori di oggi uno squarcio vivido dei cambiamenti in corso nel partito guidato da Bettino Craxi.  Levi introduce come tema del dibattito il discorso di fine anno del Presidente Pertini che con voce “pacata, dura, forte” (era il commento di Levi) parla di giovani e anziani: “abbiamo pagato anche per voi giovani, perché foste liberi (…) camminiamo assieme, voi con le vostre visioni, noi con la nostra esperienza”.  Poi il collegamento con Pannella e la voce degli ascoltatori… (Per ascoltare la voce di Pertini ci si posizioni all’incirca al minuto 00:34:35 della trasmissione; se si volesse leggere il discorso integrale rivolto il 31 dicembre 1979 agli italiani per il nuovo anno si può consultare online sul portale del Quirinale assieme a tutti i discorsi e i messaggi del Presidente)

Con un po’ di leggerezza, tra le delizie da segnalare, un’esibizione  di Gino Paoli, che nell’ottobre conduceva con Paolo Giaccio e Bisiach alcune puntate dedicate alla musica e alla sua Genova e improvvisava in diretta l’attacco di “Sassi” per Angela, una romantica interlocutrice (da 00:57:16).

Radiocorriere Tv n. 24, 8-14 giugno 1980

“L’intervento degli ascoltatori è stato determinante, è l’ago della bilancia della nostra realtà”: a 5 mesi dall’inizio delle trasmissioni Bisiach confermava con soddisfazione il percorso intrapreso e l’idea fondante del programma radiofonico. Sottolineava poi la funzione, il ruolo dei curatori: “noi dobbiamo fornire interlocutori validi”. Un’affermazione che risuona oggi, tra le polemiche sull’informazione del servizio pubblico su pandemia e guerra, di una certa attualità. Francesca Bria, consigliera di amministrazione Rai, invocava  qualche giorno fa in una lettera a Repubblica il modello Bbc per i talk, e un training per i conduttori: “Può essere un esempio da replicare l’esperimento di dibattito informato e partecipativo che si è da tempo affermato tra i programmi di attualità della Bbc. Si tratta di un programma mutuato dai dibattiti dei consigli comunali: il Question Time. Ogni settimana, una giuria di cinque persone, inclusi commentatori e politici di tutto lo spettro parlamentare, risponde a domande di attualità poste da membri del pubblico. Questa prossimità tra governanti e governati rende il programma un unicum nel contesto internazionale. Pochissimi politici in tutto il mondo si espongono ad un controllo pubblico così diretto. È questa formula che ha reso questo programma una vera e propria “istituzione”. Un formato che si presta particolarmente ad una integrazione con il feedback proveniente dai social, capace di coinvolgere anche i più giovani”…

Terremoto in Irpinia, Auletta, Archivi Nara

Questo volo di uccello su Radio anch’io non può ignorare un’altra funzione pubblica svolta dal programma: il 23 novembre del 1980 un terribile sisma colpiva l’Irpinia, provocando la morte di circa tremila persone. Radio anch’io svolse un servizio di raccordo tra le aree terremotate e isolate e gli organismi in grado di fornire gli aiuti più urgenti. “Tanti Sos via radio”: sindaci, volontari, geologi, donatori di sangue, ospedali, vigili del fuoco hanno utilizzato il numero di telefono di Radio anch’io per agire ed intervenire nei soccorsi in quei giorni. La redazione era al lavoro per 4 ore al giorno compreso sabato e domenica. “La radio, spesso sottovalutata, ha dimostrato di avere a disposizione i mezzi necessari per essere addirittura superiore alla televisione e ai giornali”, commentò Gianni Bisiach, raggiunto dai ringraziamenti del Presidente della Camera.

Concludiamo questo percorso riassumendo i numeri di questa tramissione, che ebbe anche una versione televisiva: la prima puntata  fu trasmessa, come si è detto, il 1 gennaio 1980, l’ultima, curata da Gianni Bisiach, andò in onda il 30 luglio 1992.  La sua produzione, nel corso di 12 anni di dirette, arrivò ad un totale di circa 2.500 puntate. Per una stagione nel 1991 il programma ebbe anche una contemporanea televisiva su Rai 2. Tutte informazioni tratte dal portale storico del Quirinale.
Buon ascolto


La collezione Bisiach, catalogata e pubblicata online, è navigabile nel portale storico della Presidenza della Repubblica
Le interviste citate sono tratte da Radiocorriere Tv (gennaio 1980, n. 2 e n. 3|giugno 1980 n.24|dicembre 1980 n. 51)
L’intervento di Francesca Bria è su Repubblica, 13 maggio 2022 (link consultato oggi)
Sul terremoto in Irpinia si rinvia ai due articoli pubblicati su regesta.exe, Catastrofi e Se la Storia ti attraversa la strada
Per gli approfondimenti e la bibliografia sulle trasmissioni di Bisiach si veda anche qui