Autostop

di 17 Agosto 2023 0

Nel 1953 due autori – Sergio Sollima e Alberto De Martino – raccontano il viaggio nel mondo dei giovani “globetrotters”, pochi soldi e tanti sogni in tasca. Indossano “abiti dalla foggia pittoresca” e sono ben riconoscibili: pantaloni corti, camicia e zaino in spalla… Girano il mondo per conoscere paesi e culture diverse. “Cavalieri erranti senza torti da raddrizzare […] apostoli dell’auto-stop” scrivono i giornalisti del Corriere dell’Informazione.

I due registi hanno appena concluso la loro incursione in un altro “luogo” estraneo al rassicurante ordine sociale ritratto delle Settimane Incom di quegli anni: un documentario sulla vita di un manicomio psichiatrico, “Intervista al cervello” (purtroppo introvabile in rete, ndr). Elettroshock, insulina, siero della verità… gli autori intervistavano i malati – ben prima di Sergio Zavoli nel 1968 ne I giardini di Abele – auspicando l’abolizione della legge del 1904 (la legge Giolitti, che regolava secondo principi “securitari” la custodia degli “alienati mentali”). Il documentario fu censurato – il sito Cinecensura della Direzione Generale Cinema del MIC ne documenta tutti i passaggi istituzionali- ma il ricorso in appello della produzione cinematografica (la Cinemontaggio, del montatore Otello Colangelo, produttrice del lungometraggio sull’autostop) ebbe la meglio. A rilasciare il nulla osta fu, tra gli altri, il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio: Giulio Andreotti.

Piazzale degli Eroi, fermo immagine

Torniamo al nostro documentario, firmato dunque da due autori non conformisti, pronti a scrutare la realtà senza pregiudizi. Sollima e De Martino registrano la curiosità e il desiderio di conoscenza dei giovani dei primi anni Cinquanta nel loro percorso in Italia, tra gli ostelli realizzati dall’associazione Italiana degli Alberghi della Gioventù (AIG), fondata pochi anni prima (nel 1945) da Aldo Franco Pessina. Studenti, operai, dattilografe, impiegati, artisti: sono i protagonisti di questo turismo internazionale, cittadini del mondo affamati di conoscenza che dialogano con la Roma degli anni Cinquanta (scorgiamo la via Salaria di quegli anni poco urbanizzata, Piazzale degli Eroi, via Andrea Doria e i venditori di cocomeri, via Veneto di Doney…) ricca di fascino.

Piazzale degli Eroi, oggi

E sullo sfondo, a chiudere il racconto, il desiderio di libertà e conoscenza delle ragazze del 1953, protagoniste di un viaggio nel mondo lontante da pregiudizi e ruoli.


Il documentario è parte delle risorse pubblicate nel canale Youtube, Documentalia, dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa e da VIDEA SPA, per raccontare il paesaggio italiano tra gli anni 50 e gli anni 80.
Le musiche di “Turismo con il pollice” sono di Carlo Franci, direttore di orchestra e compositore.
I nomadi dell’autostop sono protagonisti dell’articolo “Una tessera per l’autostop”, pubblicato sul Corriere dell’informazione del 29/30 aprile 1954.