We saw and we know

di 27 Gennaio 2016 0


Dalla British Pathé un cinegiornale proiettato nelle sale inglesi per mostrare ai cittadini britannici l’orrore dei campi di concentramento. A presentare le immagini sconvolgenti delle atrocità commesse è una parlamentare del partito conservatore, Mavis Constance Tate, paladina dei diritti delle donne, reduce da sopralluoghi nei campi di Buchenwald e Belsen. I resoconti dai campi sono esagerati? Altroché, testimonia Mrs Mavis Tate, “we saw and we know” introducendo le immagini…
La necessità di superare l’incredulità sulla realtà disumana dei campi di concentramento ricorrendo alle immagini girate da registi e operatori americani durante la liberazione (John Ford per la FPB-Field Photographic Branch – dell’OSS – Office of Strategic Services o George Stevens dalla Special Coverage Unit) guidò la decisione del procuratore generale USA Robert H. Jackson – incaricato dal governo americano di condurre il processo contro i criminali nazisti a Norimberga – di proiettare documenti filmati nelle aule di giustizia trattandoli, per la prima volta in modo sistematico, come materiali di prova. In questa  pagina, in alto, il documentario di propaganda That Justice Be Done  diretto da Stevens per l’ Office of War Information.
Altri processi si preparavano nel Paese segnato dai campi di sterminio, la Polonia, dove fu attivo, dal ’46 al ’48, il Tribunale Nazionale Supremo. Un cinegiornale tedesco ci mostra il trasferimento a Varsavia dei criminali di guerra nazisti, destinati al processo.

Tra i volti inquadrati quello del comandante del campo di Auschwitz Rudolf Hoss, che sarà poi condannato a morte (11-29 marzo 1947). Al processo parteciperà, come osservatore, Massimo Adolfo Vitale, tra i primi nel dopoguerra ad interessarsi al problema dei deportati ebrei in Italia: a lui deve a lui il primo tentativo di censirli e registrare la deportazione dall’Italia degli ebrei italiani e stranieri. Segnaliamo le nuove risorse pubblicate sul portale storico, oggi Giorno della memoria, dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraico di Milano.