Si sono concluse il 1 novembre scorso le giornate del festival “Archivio aperto” promosso dall’Archivio nazionale del film di famiglia Home Movies. Incontri, presentazioni, dibattiti e proiezioni hanno caratterizzato lo svolgimento della manifestazione giunta alla IV edizione. Di straordinario interesse l’appuntamento con l’Academy Film Archive che conserva film amatoriali dell’età d’oro di Hollywood, girati da star del cinema e registi che, armati di macchine da presa 16 millimetri, ritrassero amici, familiari, in situazioni conviviali o al lavoro nei set. Nella ex Chiesa di San Mattia le immagini di un giovane Hitchcock che gioca a 4 zampe nel giardino di casa con la figlia Patricia si sono alternate alle smorfie di Shirley Temple ripresa nel backstage di Heidi (1937), alle scene del Grauman’s Chinese Theatre e di una Sunset Boulevard non ancora urbanizzata – siamo negli anni Venti.
Quest’anno “Home Movies” ha ospitato la 21esima edizione degli incontri di Inédits, l’associazione europea che riunisce gli archivi audiovisivi dei film amatoriali; i “workshop” erano dedicati alla catalogazione e al restauro del patrimonio inedito.
“Inventaire, catalogage et indexation, les coulisses du patrimonine audiovisuel”: a confronto i modelli descrittivi delle immagini in movimento degli archivi amatoriali di Inédits, di Home Movies, i progetti del CNC, l’esperienza degli archivi multimediali italiani
Nel corso del primo colloquio – intitolato “Inventaire, catalogage et indexation, les coulisses du patrimonine audiovisuel” moderato da Sabine Lenk della Cineteca di Lussemburgo – Karianne Fiorini, responsabile dell’archivio e della catalogazione di Home Movies, ha presentato la banca dati realizzata in xDams sui fondi dei film di famiglia, all’interno del progetto Una città per gli archivi; Alessandro Alfier e Chiara Kolletzek hanno illustrato la “versione beta” del portale della “Città per gli archivi”, e Laurent Bismuth, Responsabile del dipartimento analisi e gestione documentaria delle collezioni audiovisive presso il Centre national du cinéma et de l’image animée (CNC) ha riferito delle iniziative istituzionali in corso per l’adozione di un modello descrittivo delle opere cinematografiche – ispirato alle norme FRBR – finalizzata alla costruzione di una piattaforma di descrizione unificata per tutti gli archivi filmici francesi.
Antonella Pagliarulo, per regesta.exe, con “Inventaire, catalogage et indexation: dans quel but?” è intervenuta sul tema dell’accesso, della comunicazione dei dati e dei contenuti multimediali illustrando i progetti realizzati dalla società per l’archivio Luce e per l’archivio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Le slides del nostro intervento