Così l’Avanti del 17 febbraio 1929 – digitalizzato e disponibile online per tutti i lettori dal maggio scorso – “stigmatizzava” l’accordo tra Chiesa, Stato fascista e monarchia per la soluzione della questione romana, la firma dei Patti Lateranensi avvenuta l’11 febbraio del 1929. “La Chiesa copre con il suo prestigio morale i crimini del fascismo”, commentava il quotidiano socialista costretto all’esilio.
In occasione dell’anniversario – 90 anni – la redazione dell’archivio storico Luce rilancia “Simmetrie vol. II: la via della Conciliazione“, il video di Roland Sejko, con il montaggio di Luca Onorati, installato presso i Musei Capitolini in occasione di una mostra sulla storia della Spina di Borgo e pubblicato in home page come video del giorno sul nostro magazine. L’isolato stretto e allungato – da cui il nome “Spina” – compreso tra lo spiazzo antistante Castel Sant’Angelo e quello di fronte alla Basilica di San Pietro fu investito dal piano di demolizioni avviate per la realizzazione di via della Conciliazione su progetto, approvato da Mussolini e Pio XI “riconciliati”, di Marcello Piacentini e Attilio Spaccarelli.
La navigazione proposta dal portale Luce sulla firma del Trattato può essere anche l’occasione per seguire un percorso sulla storia delle demolizioni del fascismo ed in particolare della Spina di Borgo da un lato, e dall’altro, per riascoltare il racconto che lo stesso Archivio Luce ci consegna sulle sfide tra papi del passato, e società, civile, politica e religiosa.
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