La notte prima di Natale con il jazz di Wynton Marsalis

di 23 Dicembre 2022 Commenti disabilitati su La notte prima di Natale con il jazz di Wynton Marsalis

Twas the night before Christmas, when all through the house, Not a creature was stirring, not even a mouse… Era la notte prima di Natale, quando per tutta la casa, Non una creatura si muoveva, nemmeno un topoWynton Marsalis dà voce, con il Multiple Ensemble al Lincoln Center, ai sogni e alle visioni di Twas the night before Christmas, la celebre poesia che creò l’immaginario sul Natale di grandi e piccoli nell’Ottocento americano. 
La poesia fu pubblicata per la prima volta in forma anonima nel 1823  con il titolo Account of a Visit from St. Nicholas e successivamente fu attribuita a Clement Clarke Moore, che ne rivendicò la paternità nel 1837 (si legga la dettagliata voce che ne ricostruisce la storia su wikipedia).

Era la notte prima di Natale: così inizia il racconto in prima persona del padre di famiglia che sente dei rumori nel prato e vede arrivare Babbo Natale (San Nicola) su una slitta trainata da otto renne. L’uomo, all’apparenza un venditore ambulante, va dritto al suo lavoro, riempie le calze appese al camino lasciate dai bambini e vola via. 

La poesia ha goduto di immensa fortuna, ed è stata recitata,  musicata, adattata innumerevoli volte. Oltre a questo divertente concerto jazz di Marsalis, tutto da godere, vi è un’indimenticabile registrazione di un altro celebre trombettista di New Orleans: parliamo di Louis Armstrong.

E’ del 26 febbraio 1971 ed è l’ultima registrazione commerciale di Armstrong, racconta Danny Freedman sul magazine dello Smithsonian Institution. Il trombettista usò un registratore a bobina nella sua casa nel Queens, a New York. Il 6 luglio, Armstrong  morì nel sonno per insufficienza cardiaca. La registrazione fu distribuita durante le festività natalizie dal produttore di sigarette Lorillard, che stampò  un milione di dischi a 45 giri come omaggio per chiunque avesse acquistato una stecca di sigarette.

Nell’esecuzione “il trombettista e cantante si tuffa in una lettura lirica e vivace di The Night Before Christmas. Segue le parole ma le interpreta con una voce che brilla di gioia. Quando il 69enne descrive la piccola pancia rotonda /che tremava quando rideva come una ciotola di gelatina, scoppia in una risatina ansimante che suona come un camion rombante di vita al semaforo verde”.

Il racconto di Shaylee

“Why This Young Girl Is a Masterful Storyteller in Sign Language”: qualche anno fa la linguista Arika Okrent segnalò su Slate la straordinaria interpretazione di “Twas the Night Before Christmas” di Shaylee, una bambina sorda, in lingua dei segni americana. Nell’articolo, pubblicato originariamente su The week, sottolineò, con competenza e analiticità, i passaggi più virtuosi ed efficaci del racconto di Shaylee (“masterful storyteller”).

Il video era stato pubblicato dalla mamma in un canale dedicato alla ASL (American Sign Language).

Il film di Edwin S. Porter

Il racconto di Moore raggiunse grande popolarità nei primi anni del XX secolo grazie alla trasposizione cinematografica di un pioniere del cinema, Edwin Stanton Porter, al servizio nei primi anni dieci del Novecento della Edison Manufacturing Company, la società di Thomas Alva Edison produttrice, tra l’altro, di  pellicole per cinetoscopi, cinetoscopi,  cera per cilindri fonografici.

The Night Before Christmas (1905) – si legge nel Catalogo della Edison Film –  “segue da vicino l’antica leggenda natalizia di Clement Clarke Moore, e piacerà sicuramente a tutti, sia vecchi che giovani”.  

I versi della poesia – conosciuti dal pubblico –  sono usati per introdurre numerose scene aiutando gli spettatori ad orientarsi nello svolgimento visivo della storia. Il cinema accompagnava senza traumi lo spettatore che poteva apprezzare  – seguendo una storia familiare nota – la novità del racconto in immagini.

Clement Clarke Moore (1779-1863), “A Visit from St. Nicholas,” 1862. Manoscritto autografo

The Night Before Christmas inizia mostrando Babbo Natale che dà da mangiare alle renne e al lavoro nel suo laboratorio. Nel frattempo, i bambini di una famiglia di città appendono le calze al camino,  vanno a letto, ma non riuscendo a dormire si danno battaglia con i cuscini. Babbo Natale esce di casa su una slitta con le sue renne, entra nella casa attraverso il camino e lascia i regali. I bambini scendono le scale e si godono i doni di Natale.

Edison voleva curare  gli aspetti realistici della produzione e di grande impatto visivo adottando soluzioni anche elaborate: la vista panoramica di Babbo Natale che guida le sue renne su colline e montagne e sopra la luna fu realizzata in studio utilizzando miniature della slitta e delle renne, un accurato scenario dipinto e in movimento, ed effetti meccanici. 

Il film è visibile nel portale dei Prelinger Archives, montato con musica riprodotta da vecchie registrazioni su cilindri fonografici Edison dello stesso periodo.


Le informazioni su Edwin Stanton Porter sono tratte dall’interessante saggio del biografo Charles MusserBefore the Nickelodeon. Edwin S. Porter and the Edison Manufacturing Company“, University of California Press, 1991, consultabile online, e dal catalogo Film Edison del 1906, anch’esso disponibile in rete.

Lo spunto sulla versione in lingua dei segni della poesia proviene da un articolo del Post.
I testi citati sono tradotti dall’autrice dell’articolo.