I primi “ritratti” degli apostoli scoperti nelle catacombe di Santa Tecla

di 24 Giugno 2010 0

Un grande successo della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, l’organismo istituto da Pio IX nel 1852 con il compito di custodire, tutelare e conservare le più antiche vestigia cristiane,  oggi presieduto da monsignor Gianfranco Ravasi: dopo due anni di studio sono state scoperte e recuperate, nelle catacombe di Santa Tecla – vicino la via Ostiense e la Basilica di San Paolo fuori le mura – le pitture del soffitto del Cubicolo degli Apostoli raffiguranti il Buon Pastore e, nei clipei, san Paolo, san Pietro, sant’Andrea e san Giovanni. I ritratti risalgono alla fine del IV secolo. Una scoperta di immenso valore poiché – ha spiegato il professor Fabrizio Bisconti, sovrintendente Archeologico delle catacombe e docente di Archeologia cristiana e medievale a Roma Tre – “si tratta delle prime rappresentazioni degli Apostoli come icone in assoluto”. Per Andrea e Giovanni “si tratta delle più antiche rappresentazioni in assoluto, mentre immagini dell’apostolo Pietro si hanno già alla metà del IV secolo, ma mai da solo, in un’icona”.
I “ritratti” erano nascosti da uno spesso strato di calcare e la rimozione meccanica tradizionale avrebbe danneggiato la pellicola pittorica. Grazie al “laser” , ha spiegato Barbara Mazzei, direttrice dei restauri per la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, “applicato per la prima volta a pitture catacombali” e “tarato” ad hoc è stato possibile esercitare un’azione distruttiva sulle superfici biancastre del calcare, immediatamente sospesa in vista di cromie differenti. Un micro scoppio e.. il calcare si è staccato lasciando venire alla luce le pitture perfettamente conservate. Inutile aggiungere che la notizia ha fatto il giro del mondo.

regesta.exe cura per la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra il progetto di riordino, descrizione  – sulla piattaforma xDams –  e digitalizzazione del prezioso patrimonio d’archivio della Commissione: è ormai in via di completamento il lavoro di acquisizione e indicizzazione di circa 40.000 fotografie di documentazione degli scavi archeologici, di riordino, descrizione analitica, digitalizzazione dei verbali della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, degli atti delle sedute , dei “giornali degli scavi” realizzato da archivisti e tecnici regesta.exe.