L’Italia firma l’armistizio

di 9 Settembre 2023 0

Il documentario, trasmesso sul canale nazionale Rai nella fascia della Tv dei ragazzi il 4 aprile 1974, racconta l’Italia dell’armistizio con gli Alleati, dalle trattative condotte dal re e da un gruppo di generali, alla fuga dei Savoia e di Badoglio verso Pescara attraverso la Tiburtina e  il piccolo borgo di Crecchio, alla mancata difesa di Roma.  In studio, per commentare le immagini e introdurre gli argomenti, un intraprendente giornalista e documentarista, Sergio Borelli, ex corrispondente da Mosca per il Giorno. La produzione decide di sceneggiare in parte il documentario affidando ad attori le voci dei generali coinvolti nelle trattative (Castellano, Roatta, Ambrosio, Carboni, etc) con testi provenienti  dalle loro memorie e dai loro racconti scritti.

Sergio Borelli in studio

Il programma era parte di un ciclo di trasmissioni – I giorni della nostra storia curato da Stefano Munafò e Walter Preci, con la realizzazione di Luciano Gregoretti – mandato in onda nella fascia pomeridiana dedicata al pubblico giovanile, destinatario nella tv pubblica e nell’era al tramonto di Ettore Bernabei –  di un progetto educativo pervasivo e militante.  Negli stessi mesi  in cui si trasmetteva “I giorni della nostra storia”  Giuseppe Tabasso, giornalista molisano collaboratore di Radiocorriere TV, dava ampio risalto alla programmazione di  “Le materie che non si insegnano”, una serie televisiva sul fascismo dedicata ai ragazzi e agli alunni delle scuole medie. Tabasso segnalava la trasmissione ai genitori e agli insegnanti perché il fascismo non era un “cadavere nell’armadio” ma un pericolo sempre in agguato da combattere con lo studio e con l’analisi; la preoccupazione degli autori Enzo De Bernart e Ignazio Lidonni, raccontava Tabasso, era didattica: occorreva “fornire ai ragazzi una lettura critica della storia del fascismo” spiegava Lidonni.

La puntata dell’armistizio era firmata da Domenico Bernabei e Ivan Palermo, e si avvaleva della consulenza di Renzo De Felice. Altre puntate dello stesso ciclo furono dedicate a “L’opposizione al fascismo. Le radici della libertà”,  di Ermanno Olmi e Corrado Stajano;  al 10 giugno “L’Italia dichiara la  guerra”;  a “L’Italia in tempo di guerra. Napoli nonostante la morte”, di Ivan Palermo, con la partecipazione di Nanni Loy; a “Il discorso. Mussolini si prepara alla guerra” di Fabrizio Onofri e Florestano Vancini e “Dov’eravate” di Alessandro Blasetti; alla Fuga del re e al Regno del Sud, con la firma di Massimo Sani e la consulenza storica di  Alessandro Roveri.

Ancora una volta, come nel primo piano sulla collezione audiovisiva del giornalista Rai Gianni Bisiach, la visione di programma storico degli anni Settanta  – con il suo progetto comunicativo,  il suo format, la sua collocazione assieme ad altre tramissioni tematicamente omogenee, l’intervento dei mediatori culturali del tempo, giornalisti e autori di programmi –  ci racconta non solo la storia dell’armistizio a 80 anni dal suo annuncio ma ci  mostra un palinsesto ricco di informazioni… da “raschiare”.