L’ontologia di EAC-CPF e i Linked Archival Data

di 26 Settembre 2011 0

eac-cpf ontologyGli standard internazionali per la descrizione archivistica sono noti e diffusi da molto tempo in Italia. Lo standard EAD è ampiamente diffuso sia in ambito pubblico che privato, tanto che oggi molti software per la descrizione archivistica lo usano in modo nativo od offrono un export XML delle risorse. Proprio XML da tempo è stato riconosciuto dalla comunità archivistica come il migliore standard informatico per la rappresentazione delle risorse archivistiche, grazie alla sua semplicità, alla sua flessibilità e alla sua capacità di rappresentare la descrizione multilivello.
Inoltre oggi, alle soglie del web 3.0 si parla spesso di interoperabilità semantica anche nel settore archivistico e l’uso di link per collegare risorse afferenti a diversi domini è una cosa assai diffusa.
In questo contesto l’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna, con la collaborazione tecnica di regesta, ha avviato un progetto per sperimentare i Linked Open Data in ambito archivistico incentrando i primi sforzi sulla trasformazione in ontologia dello standard per la descrizione dei soggetti produttori di archivio EAC-CPF. L’Istituto da anni è impegnato nella diffusione di questo standard di descrizione sul territorio nazionale, tanto che ora è responsabile della sua traduzione in lingua italiana.
I soggetti produttori d’archivio sono le “entità” archivistiche che meglio si adattano per una sperimentazione di Linked Archival Data. E’ possibile immaginare molteplici tipologie di relazioni: tra diversi soggetti produttori o anche tra soggetti e complessi archivistici prodotti; così come nel caso di soggetti produttori persona sarà possibile individuare relazioni trasversali con altri authority esistenti in ambito bibliografico internazionale (es. VIAF) o con i libri scritti o curati da quel soggetto. Lo standard EAC-CPF riflette queste esigenze e grazie alla sua struttura “data-centric” è quello che meglio di tutti è in grado di essere espresso attraverso una ontologia.
Analizzando lo Schema XML di EAC-CPF, è stata approntata una prima descrizione ontologica usando OWL. Questa ontologia, oggi disponibile in versione beta, descrive esclusivamente il dominio dello schema e si propone come strumento di aiuto e migliore comprensione per gli archivisti.
Nell’ontologia sono state definite tre classi: element, attribute e controlled_value e alcune proprietà utili per rappresentare le relazioni dello schema.

Classes: element, attribute, controlled_value.
Properties: mayContainElement, containRequiredElement, hasAttribute, hasRequiredAttribute, mayContainValue, reference, isElementOf, isRequiredElementOf, isAttributeOf, isRequiredAttributeOf, isControlledValueOf, mayContainDatatype, diagram_ref, occurrence.

Alcune proprietà sono state definite appositamente per creare ulteriori collegamenti con le tag library ufficiali dello standard e con il diagram dello schema.
Come strumento di consultazione dell’ontologia dello schema EAC-CPF è stato predisposto un grafo che mostra dinamicamente le relazioni tra gli elementi e tra elementi ed attributi.
Questa sperimentazione si è conclusa nell’ottobre 2010 con la pubblicazione della versione beta dell’ontologia e del grafo sul sito web del Libray Linked Data Incubator Group.