www.archivioantonioni.it: è online il sito di Antonioni

Con tutti i materiali che aveva accumulato, durante tutta la sua vita, per fare cinema
di 18 Dicembre 2019 0

“Navigare online sul sito del Museo Antonioni, sarà come entrare a casa sua, nella sua nuova casa”: così Enrica Antonioni dalle pagine del sito introduce il nuovo progetto editoriale – www.archivioantonioni.it – presentato in conferenza stampa il 16 dicembre scorso, alla presenza del Sindaco di Ferrara Alan Fabbri,  di  Vittorio Sgarbi (presidente della Fondazione Ferrara Arte), Maria Luisa Pacelli (Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea), Enrica Fico AntonioniBrunella Argelli (Istituto per i beni artistici culturali e naturali dell’Emilia Romagna) e Alberto Boschi (Università di Ferrara). 

“C’è tutto Michelangelo Antonioni nell’archivio online presentato ieri in municipio a Ferrara. Un traguardo che arriva dopo anni di lavoro e che consentirà ad appassionati e studiosi di tutto il mondo di avvicinarsi all’opera, ma anche alla vita, del cineasta. Un passo importante, e permanente, che arriva dopo la mostra Lo sguardo di Michelangelo, allestita nel 2012 a Palazzo dei Diamanti in occasione del centenario della nascita del regista (1912 – 2007)”: la cronaca della presentazione è della Nuova Ferrara .

“L’IBC” – si legge nel notiziario dell’Istituto Beni culturali e naturali, aggiornando il lettore su un progetto iniziato anni fa –   “ha collaborato con le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara al progetto di valorizzazione dell’Archivio di Michelangelo Antonioni con un complesso intervento di inventariazione e catalogazione durato oltre due anni, al termine del quale sono state rese disponibili on line mediante i sistemi informativi regionali del patrimonio culturale -IBC Archivi, Pater e Polo ferrarese SBN-, le descrizioni dell’intero fondo Michelangelo Antonioni composto di sceneggiature, pellicole, appunti, corrispondenza, album fotografici, rassegna stampa, libri, dischi, opere d’arte, oggetti personali, riconoscimenti e premi”.

Il progetto di pubblicazione dei dati dell’archivio di Antonioni è curato da regesta.exe: ve ne parleremo in un interessante e accurato approfondimento.