Dal 9 giugno scorso sono accessibili sul sito della Galleria nazionale d’arte moderna gli archivi del Patrimonio GNAM, la più grande collezione di arte contemporanea italiana.
La banca dati degli archivi è stata realizzata con un una consistente attività di migrazione dal software GEA alla piattaforma open source xDams. Con la chiusura del progetto “Archivi del ‘900” la Soprintendenza della Galleria Nazionale di Arte Moderna ha infatti avviato, nel giugno 2013, il processo di trasferimento dati cui è seguito un successivo lavoro di implementazione delle informazioni e di documentazione.
La Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea conserva più di 4 400 opere di pittura e scultura e circa 13 000 disegni e stampe di artisti – prevalentemente italiani – dell’Ottocento e del Novecento.
Nel 1945, su impulso dell’allora Soprintendente Palma Bucarelli, furono istituiti ufficialmente l’Archivio Fotografico e l’Archivio Bioiconografico, mentre la nascita dei Fondi Storici ha inizio nel 1973, con l’acquisizione del primo degli otto fondi che attualmente lo costituiscono.
L’Archivio Bioiconografico: è un importante fondo monografico (costituito da circa 30.000 voci) e tematico (circa 300 metri lineari di documenti) di arte moderna e contemporanea. Questa raccolta, assolutamente peculiare della GNAM, conserva documenti sull’arte dal XIX secolo in poi in Italia e nel mondo attraverso il reperimento, la conservazione e la schedatura di ritagli stampa, inviti a mostre e manifestazioni artistiche, locandine, piccoli cataloghi, manifesti, foto di opere ed altro. Le modalità d’incremento di questo Archivio sono state di vario genere: accanto a quella canonizzata e più cospicua che è stato l’abbonamento all’Eco della Stampa, agenzia di servizi giornalistici per il reperimento della rassegna stampa d’interesse specifico all’arte moderna e contemporanea, esiste una forma d’incremento spontanea, legata al rapporto diretto con gli artisti viventi o con i loro eredi, che hanno spesso fornito materiale unico e, a volte, impossibile da reperire in altro modo.
La Fototeca della Galleria consta di circa 20000 stampe fotografiche in bianco e nero, 20000 diapositive e 6000 fotocolor relative a foto di opere di proprietà GNAM (pittura, scultura, grafica) e di opere di artisti acquisite attraverso donazioni e scambi, attualmente presso l’Archivio Bioiconografico. Sono inoltre presenti materiali relativi agli interventi di restauro dell’edificio o inaugurazione di mostre e manifestazioni.
È poi presente la sezione dei Fondi Storici, con il fondo Ojetti, il più vasto, e il primo ad essere stato acquistato il 15 dicembre 1973; l‘archivio De Carolis, acquisito invece nel 1986 andando ad arricchire la già ampia raccolta di opere del De Carolis presente in Galleria. Il fondo Maraini è stato acquistato dalla Galleria nazionale d’arte moderna nel 1990 direttamente dagli eredi. Il fondo “Irene Brin, Gaspero del Corso e l’Obelisco” fu acquistato dalla Galleria nazionale d’arte moderna nel febbraio 2000 dal libraio romano Giuseppe Casetti, che lo aveva a sua volta acquistato dagli eredi di Gaspero del Corso. Infine, il Fondo Giuseppe Capogrossi rappresenta la documentazione archivistica di un fondo prevalentemente librario composto fra volumi e riviste di 279 documenti e giunto in Galleria nel 2005.
GNAM, un caso di successo di riuso e implementazione, in totale autonomia, del software open source xDams per pubblicare i propri archivi
L’iniziativa di procedere alla pubblicazione online è stata avviata e conclusa direttamente dallo staff tecnico della Soprintendenza della Galleria su efficace coordinamento di Claudia Palma (Direttore dell’Archivio Bioiconografico e dei Fondi Storici) e di Fabiana Verolini responsabile della struttura informatica; dopo quello dell’ANCI rappresenta il secondo caso di successo di riutilizzo della piattaforma xDams per la realizzazione di una piattaforma di pubblicazione dei propri archivi.
Rispetto alla precedente esperienza, la GNAM ha avviato un lavoro di configurazione e riadattamento grafico della piattaforma applicativa xDams, attualmente installata presso infrastruttura del Ministero, i cui risultati sono stati davvero sorprendenti sia perché non c’è stata necessità di avvalersi del supporto tecnico di regesta, sia per i tempi contenuti per l’implementazione della soluzione online. Questo caso di successo avvalora ancor di più le caratteristiche di grande flessibilità e riusabilità della soluzione tecnologica xDams open source che può essere adattata velocemente e senza eccessivi sforzi per fini di pubblicazione immediata del proprio patrimonio culturale a costi decisamente contenuti.
L’immagine dello slideshow riproduce Nudo sdraiato di Amedeo Modigliani, 1918-1919; all’interno la copertina del catalogo della Galleria Obelisco, 1955