“Immagini del Novecento” online nel nuovo sito della Fondazione Gramsci

di 8 Novembre 2019 0
“Il Pci oltre i 9 milioni!”, lettura de “l’Unità” dopo le elezioni del 7 e 8 maggio 1972, immagine d’archivio, per gentile concessione della Fondazione Gramsci

Ancora una volta la Fondazione Gramsci sceglie il web per far emergere il patrimonio di contenuti sul Novecento (Gramsci, il movimento operaio, la storia d’Italia) che la identifica e che preserva con cura: dopo la mostra itinerante, nazionale ed internazionale, fisica e virtuale,  dei Quaderni del carcere di Gramsci, dopo gli archivi digitali della Resistenza – documenti e periodici dal ’43 al ’45 digitalizzati e descritti–   pubblicati nel portale dedicato alla lotta di Liberazione,  dopo le ventimila citazioni bibliografiche online della Bibliografia gramsciana, arrivano le immagini dell’archivio fotografico a raccontare un bel pezzo di storia, del nostro Paese e del mondo. In una parola del Novecento.

Con Immagini del Novecento la fondazione Gramsci porta sul web il suo archivio fotografico consegnandoci un racconto corale della nostra storia e del XX secolo.

La narrazione si muove lungo nove percorsi che raccolgono aspetti della Vita di partito,  istantanee dei Dirigenti, palchi e platee dei Congressi, militanti nelle Feste dell’Unità o In piazza, l’Italia agricola, industriale, la vita quotidiana nel Viaggio in Italia, cronache, tragedie, fatti nei Momenti di vita italiana,  leader e avvenimenti internazionali Nel mondo, e poi tanti Volti. Di militanti, donne, uomini,  giovani  anziani, in piazza e al lavoro, con i figli e senza, felici o preoccupati. Un intero popolo che diventa protagonista di racconto corale.

Ancora una volta la Fondazione Gramsci sceglie il web per far emergere il patrimonio di contenuti che la identifica e che preserva con cura. Conservazione e accesso, un binomio inscindibile. Un progetto xDams e regesta.exe.

Qualche esempio: il partito vive nei ritratti di Berlinguer (334 immagini) e nella presenza del leader comunista nella periferia romana – Borghetto Prenestino –  in occasione della campagna elettorale del 1980; nel mondo si incontrano un sorridente Fidel Castro che nel ’63 a Mosca si lascia scivolare su una lastra di ghiaccio e la freschezza della gioventù femminile delle ragazze del parco di Varsavia nel ’68; nel Viaggio in Italia la fotografa Paola Agosti immortala nel ’73 tradizione e modernità nel ritratto di un gruppo di donne a Capistrello o nel ’74, lascia incarnare resistenza e cambiamento negli sguardi inquieti/torvi/interrogativi degli “allievi” maschi di una scuola serale di fronte ad una donna (una militante?) che affronta il discorso del referendum sul divorzio… Viene la curiosità di sapere quali e quante fotografie siano state pubblicate, dove (in quali giornali di partito?) e in quale contesto…Siamo comunque di fronte ad uno sguardo non solo politico, culturale, ma di costume, di storia sociale, anche delle emozioni. E’ una vera e propria miniera di letture che si offre allo spettatore della immagini in rete.

Raccolta di firme per la pace al Quadraro, 1951, Agenzia Fotografica Vie Nuove, Archivio fotografico Fondazione Gramsci. Per gentile concessione.

Il progetto  – che parte da una selezione di un nucleo di 8 mila fotografie tratte dall’archivio fotografico del Partito comunista italiano, parte di un patrimonio complessivo di circa 80.000 immagini – è realizzato con regesta.exe che ha sviluppato il sito di consultazione della banca dati, descritta analiticamente in xDams come tutto il patrimonio storico della Fondazione, e la pubblicazione web dei contenuti. Per la Fondazione, a coordinare il lavoro, diretto da Francesco Giasi e portato avanti da un team di archivisti e storici, Giovanna Bosman e Cristiana Pipitone.