“Nato, letteralmente, per far rivivere una Comunità”: così Gualtiero Morpurgo, racconta l’inizio del bollettino, composto da una decina di fogli battuti a macchina e ciclostilati 75 anni fa, il 22 giugno 1945. Si trattava, nella Milano ferita dalla guerra e dalle deportazioni, di dare notizie dei sopravvissuti e ricongiungere ai propri cari chi tornava dalla Germania e dalla Polonia.
“Il Bollettino di quei primi anni funzionò come un “collante”, un elemento di ricompattazione e unione dei tanti “frammenti” sparsi della Comunità” e fornì anche “gli elenchi dei sopravvissuti ai campi nazisti che giungevano via via a Milano, sia italiani che stranieri; e poi l’elenco degli italiani che i “tornati” avevano avvistati vivi, che si sapevano ancora in vita anche se ancora non erano rientrati”: è la Fondazione CDEC a presentare nel suo sito il periodico e a dare notizia della pubblicazione delle prime sette annate della Ricostruzione (1945-1952) sulla digital library.
Il Bollettino della Comunità Israelitica di Milano venne fondato da Gualtiero Morpurgo e Raffaele Cantoni. Cambiò denominazione a partire dal 1989 quando divenne Bollettino della Comunità Ebraica di Milano; dal 2015 a fianco della testata è stato aggiunto il logo Bet Magazine.
In occasione della celebrazione dei 75 anni del “Bollettino” è stato promosso un webinar: “Bet Magazine -Bollettino – sito Mosaico: 75 anni e non sentirli” per ragionare su come sta cambiando la comunicazione dopo il Coronavirus. Per la Fondazione CDEC ha partecipato Laura Brazzo, responsabile dell’archivio e della digital library, che ha sottolinato come le annate pubblicate si concentrino su Israele e Milano: il bollettino informava su ciò che i grandi giornali ignoravano.
Il “Bollettino” è una fonte importante per ricostruire la storia dell’ebraismo milanese raccontata solo in parte dall’archivio della Comunità, in buona misura distrutto dai bombardamenti e danneggiato da perdite successive. Un archivio comunque imponente, finalmente riordinato, inventariato, ed ora disponibile online sulla Digital Library assieme alle storiche riviste che la Fondazione cura, digitalizza e rende consultabili sul web seguendo una politica lungimirante di conservazione e accesso, cura e fruzione, tutela e condivisione del proprio patrimonio culturale e storico.
Per completare la notizia sulle nuove risorse online occorre segnalare il contributo per una storia “visuale” della Comunità dato infine dalla pubblicazione dell’archivio fotografico del Bollettino, che comprende le fotografie – pubblicate e no – raccolte per corredare e documentare gli articoli del Bollettino a partire dagli anni ’60.
Sul sito della Fondazione è possibile infine vedere un’anteprima di un filmato prezioso: alcune scene girate da Miriam Sacerdoti Zeller nell’aula magna di via Eupili all’inizio degli anni ‘50.
Questo lavoro è stato possibile grazie a: Alessandra Borgese (digitalizzazione e pubblicazione Bollettino), Paola Cipolla (Inventario Archivio Comunità ebraica di Milano), Daniela Scala e Debora Finocchiaro (digitalizzazione catalogazione e pubblicazione collezione fotografica Bollettino della Comunità ebraica di Milano)
L’immagine in evidenza è tratta dall’archivio fotografico del Bollettino, “Milano, scuola ebraica di via Eupili. Esterno“, 9 novembre 1952