Nel Cinquecento Venezia rappresenta uno dei maggiori centri di produzione xilografica e calcografica in Europa, sia relativamente alla stampa di riproduzione che di quella di invenzione. Un esercito di inventori, disegnatori, incisori e stampatori locali e forestieri operano e lavorano nei numerosi torchi funzionanti in città, dando vita ad una produzione senza confronti nella penisola e per quantità e per qualità. Quel secolo ci ha lasciato un ricchissimo e prezioso patrimonio di immagini sciolte e librarie, solo in parte studiate e schedate, e lunghi elenchi di maestranze e addetti per lo più oggi ignorati. Rivestono dunque notevole importanza i progetti di studio portati avanti dalla Fondazione Giorgio Cini: da quello della sistematica catalogazione delle xilografie , allo scavo delle fonti archivistiche veneziane, allo studio delle immagini nelle cinquecentine sulle orme del celebre Principe d’Essling…
Tra le tante attività (mostre, ricerche, workshop, conferenze, convegni internazionali) promosse dalla Fondazione Giorgio Cini segnaliamo il progetto Atlante delle xilografie italiane, oggetto di una recente giornata di studio su Stampe e illustrazioni nel Rinascimento (il testo introduttivo è tratto dalla comunicazione dell’evento).
Catalogato sulla piattaforma open source xDams l’Atlante descrive analiticamente e pubblica online matrici e fogli sciolti: si tratta del materiale grafico xilografico realizzato in Italia tra l’invenzione della stampa e il 1550, conservato nei maggiori gabinetti di stampe di musei, biblioteche, archivi, collezioni pubbliche e private italiane e straniere, nonché da mercanti d’arte e case d’asta.
L’archivio digitale – in libera consultazione sul sito degli archivi della Fondazione Giorgio Cini – ha reso possibile la valorizzazione delle relazioni tra le opere attraverso le gallerie di immagini correlate, la navigazione a faccette con i filtri di contesto, le connessioni per approfondimenti relativi ai marchi di collezione, filigrane…
Qui nel nostro magazine troverete un approfondimento del progetto, qui segnaliamo la Lettera da San Giorgio, (Anno XXII, numero 43. Semestrale. Settembre 2020 – Febbraio 2021) pubblicata, a causa della pandemia, solo in versione digitale, in cui si segnalano le attività future, i restauri in atto, i progetti di ricerca più innovativi.